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Donne in sanità, un tavolo tecnico per valorizzarle

di Redazione Roma

L’Italia è ottava tra i paesi europei peggiori per le donne in sanità, considerando un divario salariale del 24% dei confronti degli uomini e salario medio annuale femminile di 32.116 euro contro un maschile di 42.082 euro. Così, attraverso un decreto del sottosegretario al Ministero della Salute, Pierpaolo Sileri, è stato costituito un Tavolo tecnico volto a individuare soluzioni efficaci per contrastare le disparità, migliorare la condizione lavorativa e valorizzare le professionalità delle donne in sanità. I lavori si concluderanno entro la metà di settembre.

Tavolo tecnico per la valorizzazione professionale delle donne in sanità

Donne in sanità: istituito un tavolo tecnico per la valorizzazione professionale

L’Italia è all’ottavo posto tra i peggiori paesi, in Europa, per quanto riguarda le donne in Sanità, con un gap salariale del 24% nei confronti degli uomini e un salario medio annuale femminile di 32.116 euro contro un maschile di 42.082 euro.

Nell’ordine, i dieci migliori Paesi europei per le donne intenzionate ad intraprendere una carriera nel settore sanitario sono: Francia (che vanta il numero più elevato di donne iscritte alla facoltà di medicina), Olanda (dove infermiere e dottoresse lavorano solo 25 ore alla settimana – è l’orario lavorativo più corto nel vecchio continente – ricevendo un salario annuale medio pari a 42.276 euro) Finlandia, Slovenia, Danimarca, Regno Unito, Lettonia, Estonia, Spagna, Svezia. I dati si riferiscono a uno studio di Lenstore, che ha esaminato 30 nazioni scoprendo quali paesi offrono più opportunità di carriera alle donne nella sanità.

La sanità italiana ha ancora una lunga strada da fare per raggiungere la parità di genere, precisano da Lenstore. Ragione per cui, attraverso un decreto del sottosegretario al Ministero della Salute, Pierpaolo Sileri, è stato costituito un Tavolo tecnico con l’obiettivo di individuare soluzioni efficaci per contrastare le disuguaglianze, migliorare la condizione lavorativa e valorizzare le professionalità delle donne in sanità.

L’intento, tra gli altri, è quello di individuare le politiche più idonee e le possibili iniziative istituzionali volte ad incentivare l’equo accesso delle donne ai ruoli di responsabilità delle professioni sanitarie e ad agevolare il completo sviluppo professionale delle competenze di cui dispongono.

La presidente Fnopi tra i componenti del Tavolo

Il tavolo tecnico è composto da: Antonella Polimeni, direttrice dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Micaela Piccoli, direttore della U.O.C. di Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie presso l’Ospedale Civile di Baggiovara, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena; Gaya Spolverato, presidente dell’Associazione Italiana di Donne in Chirurgia-WIS Italia; Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche; Patrizia Ravaioli, direttore generale di Formez PA, Commissario Liquidatore dell’Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana nonché presidente dell’Associazione Donne Leader in Sanità; Rossana Ugenti, direttore generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale; Maria Assunta Giannini, presidente del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (Cug) presso il Ministero della Salute; Monica Calamai, direttore generale Azienda Usl Ferrara nonché coordinatrice della Community Donne Protagoniste in Sanità; Antonella Giannantoni, professoressa associata di Urologia presso il Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze dell’Università degli Studi di Siena.

E ancora, il Tavolo tecnico per la valorizzazione professionale delle donne in sanità è composto da: Emma Amiconi, componente dell’assemblea nazionale dei soci di Cittadinanzattiva; Filippo Anelli, presidente Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri; Anna Odone, professoressa ordinaria di Igiene Generale presso l’Università degli Studi di Pavia; Francesca Bravi, direttore medico presso la direzione medica di presidio ospedaliero di Ravenna dell’Azienda Usl della Romagna; Paola Adinolfi, professoressa ordinaria di Organizzazione aziendale presso l’Università degli Studi di Salerno, nonché direttore del Master Direzione delle Aziende e delle Organizzazioni Sanitarie-Daosan; Rossana Berardi, professoressa ordinaria di Oncologia presso l’Università Politecnica delle Marche nonché presidente di Women for Oncology Italy; Mariateresa Gallea, medico di Medicina Generale nonché revisore dei conti supplente Fnomceo; Chiara Panci, funzionario della comunicazione presso gli Uffici di diretta collaborazione del ministro-Ministero della Salute; Angela Fundarò Mattarella, presidente del Club Inner Wheel Palermo Normanna e del Pool antiviolenza e per la legalità; Aldo Cazzullo, editorialista del Corriere della Sera; Alice D’Amico, medico in formazione specialistica in Ginecologia e Ostetricia presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara.

Deadline per la conclusione dei lavori

Come riporta il decreto del sottosegretario al ministero della Salute, Pierpaolo Sileri, il Tavolo tecnico dovrà terminare i lavori entro il 15 settembre 2022, producendo una relazione finale al sottosegretario Sileri per permettere, eventualmente, l’avanzamento delle proposte emerse al Governo e al Parlamento, anche in vista dell’approvazione del bilancio dello Stato per gli anni 2023-2025.

La relazione sarà inoltre trasmessa all’Ufficio di Gabinetto della Salute, per l’acquisizione agli atti. Viene altresì specificato che la partecipazione ai lavori del Tavolo è a titolo gratuito. Ai componenti non spetta alcun compenso, gettone, indennità, emolumento o rimborso comunque denominato.

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