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Al Cto di Napoli ne mancano almeno 74 e il Ps è ancora chiuso

di Pino de Martino

Ospedale del Mare e Pronto soccorso ortopedico e traumatologico del Cto. Le due tele di Penelope della sanità campana. Per il primo, dopo due anni passati dalla prima inaugurazione, successivi e periodici tagli di nastro, le moderne e attrezzate e le linde corsie restano vuote o quasi. Il Pronto soccorso, dice l’ultimo comunicato della Regione, aprirà ad aprile. Ma per il momento la struttura gira al minimo, con molte anomalie e insufficienze, nonostante il grave depauperamento di personale e mezzi degli altri presidi ospedalieri della città. Manca il personale (medici soprattutto e tecnici). E mancano anche requisiti e relative autorizzazioni necessarie per attivare una struttura d’emergenza di secondo livello. Per il Pronto soccorso del Cto la storia è pressoché uguale.

Ospedale del Mare e Ps Cto, le tele di Penelope della sanità campana

ospedale cto di napoli

Problemi di dotazione organica al Cto di Napoli, slitta ancora l'apertura del Ps

Stando al primo annuncio del Presidente De Luca, la struttura che è parte dell’Ospedale dei Colli, doveva riaprire (dopo cinque anni di limbo) entro il mese di novembre del 2017. La promessa, in pompa magna, contestualmente ad un altro grande annuncio: il piano straordinario di nuove assunzioni in anticipo rispetto alla definizione delle quote spettanti al presidio ospedaliero dal Piano regionale.

Si disse che il Cto sarebbe stato inserito nella rete dell’emergenza anche per la Neuroradiologia interventistica (Centro spoke dell'unità stroke, dedicata al trattamento degli Ictus). La scadenza di novembre fu celebrata, ma solo per presentare la struttura e l’eccezionale dotazione tecnologica di ultima generazione: “camera calda” per evitare sbalzi termici; “shock room” per pazienti in codice rosso con relativo giubbotto telecomandato in caso di arresto cardiaco; radiografo portatile; ecografo su tablet.

Ma già nel corso di quella inaugurazione fu posta un’altra scadenza: Non prima di due mesi e mezzo, disse lo stesso governatore. Si arriva a fine febbraio con tanti altri annunci, ma il pronto soccorso del Cto, fiore all’occhiello dell’amministrazione De Luca, resta avvolto nel cellophan. Nelle more, giusto per dare un assaggio ai media ed ingannare l’attesa, anche una simulazione di un intervento in emergenza/urgenza in piena regola, in tutte le sue fasi, a favore di un paziente traumatizzato grave.

E arriviamo a ieri, 26 marzo 2018. Mentre al Centro traumatologico si aspetta con ansia il d-day, arriva a sorpresa una nota dalla Regione Campania il cui titolo riportiamo testualmente affinché il lettore possa meglio evidenziare l’assurdo: Confermato per metà aprile pronto soccorso Cto con accesso diretto. Il problema del PS al CTO – spiega Roberto Maraniello, segretario generale della Fials di Napoli - riguarda la dotazione organica. Per aprire il PS, la medicina d'urgenza e rafforzare la Chirurgia d'urgenza servono (da calcoli fatti dalla stessa Direzione Infermieristica) 74 unità infermieristiche.

Attualmente sono disponibili solo 38 infermieri provenienti dalla mobilità interregionale e solo una quindicina sono reperibili dall'ultimo avviso di selezione. Chiederemo alla Regione – promette Maraniello - autorizzazioni per almeno altri 20 infermieri, prevedendo uno scorrimento di graduatoria che non tenga presente degli eventuali interinali in quanto questo non cambierebbe il numero complessivo della dotazione organica necessaria.

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