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Allarme turisti a Roma: + 25% di chiamate al 118 per il caldo fuori dal comune

di Angelo

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ROMA. E' caldo africano in quel di Roma e i turisti, come pure i residenti, boccheggiano e chiedono aiuto ai servizi sanitari. Infatti, sono aumentate di circa il 25% le chiamate al 118. A renderlo noto Michel Emi Maritato di Assotutela. “Il caldo di questi giorni, con colpi di sole e malori che hanno colpito anche i turisti, riporta all’attualità una situazione inqualificabile - spiega Maritato - la chiusura e il non utilizzo dell’ospedale San Giacomo che sarebbe fondamentale quale posto di primo intervento, specie per il flusso turistico di passaggio a Roma”.

Il nostro interlocutore a tal proposito sollecita il sindaco Ignazio Marino, quale massima autorità sanitaria cittadina, a intervenire su una chiusura che, a suo tempo, sollevò polemiche e autorevoli prese di posizione. “Il primo cittadino, in visita ieri alla postazione 118 di San Basilio, ha rimarcato la carente gestione dell’assistenza in emergenza degli anni passati. Ebbene, voglio ricordare a Marino – chiarisce Maritato – che proprio la giunta guidata da Marrazzo privò Roma centro di uno dei punti di riferimento, che ora giace inutilizzato e per cui si impiegano risorse per i canoni delle utenze, della vigilanza e, da ultimo 800 mila euro per la riparazione della copertura che, causa incuria, in questi anni ha ceduto. Roma, e la sanità del Lazio – incalza ancora Maritato – non possono permettersi tale spreco, tale schiaffo ai pazienti, ai cittadini e ai visitatori che in questi giorni affollano il centro senza punti di riferimento assistenziali. Al momento non esistono progetti per la riapertura e riqualificazione dell’antico nosocomio la cui attività di primo intervento, vincolata all’assistenza per volere del fondatore, il cardinale Antonio Salviati, potrebbe snellire di gran lunga le richieste di soccorso al 118, aumentate in questo periodo del 25%”.

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