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Decesso all'Ospedale di Cuorgnè, l'Asl difende l'operato di infermieri e medici

di Angelo

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CUORGNE' (TO). Riceviamo e pubblichiamo un comuncato stampa dell'Asl TO4, Azienda Sanitalia Locale di Ciriè, Chivasso e Ivrea, relativamente al decesso di un paziente per problemi cardiaci ricoverato in urgenza lo scorso 8 luglio presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cuorgnè. Si tratta del Sig. G.R., che veniva condotto in PS per un problema ortopedico. "Questo problema è stato gestito e il Sig. G.R. è stato dimesso. Martedì 9 luglio, nel pomeriggio, il Sig. G.R. è stato inviato al Pronto Soccorso di Cuorgnè dal medico curante perché presentava disturbi respiratori e vomito con presenza di sangue - spiegano dall'Asl - il Sig. G. R. è stato visitato dal medico di Pronto Soccorso, dal cardiologo e dal rianimatore e sono stati effettuati in urgenza tutti gli interventi necessari".

"Risulta, peraltro, che lo specialista cardiologo abbia escluso la presenza di segni indicativi di patologia acuta cardiologica. Il Sig. G.R. è stato stabilizzato e si è disposto per il trasferimento presso la Rianimazione di Ivrea, ma il quadro clinico è peggiorato e, purtroppo, il Sig. G.R. è deceduto - si legge più avanti nel comunicato - l’ASL e il medico curante, in assenza di chiarezza sulle cause del decesso, hanno richiesto un’autopsia diagnostica che è stata effettuata oggi. Dalle prime risultanze del riscontro autoptico, si escludono cause ischemiche acute cardiache, che sono state supposte da alcuni organi di stampa. La complessità del caso rende necessari ulteriori approfondimenti cito-istologici per accertare le cause del decesso, approfondimenti che richiedono diversi giorni per essere completati".

"La Direzione Generale dell’ASL è sinceramente vicina alla famiglia del Sig. G.R. per il doloroso lutto che l’ha improvvisamente colpita e dichiara la massima disponibilità a far chiarezza su quanto avvenuto - si conclude - compresa la ricerca di eventuali responsabilità clinico-assistenziali, che peraltro al momento sembrano escluse".

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