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Brasile, indagata la Dottoressa presunta killer

di Gianluca Auriemma

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REDAZIONE. Una notizia shock arriva dal Brasile. I poliziotti del Centro per la repressione dei reati contro la salute (Nucrisa) ha condotto un'operazione che ha portato all'arresto di una dottoressa della terapia intensiva dell'Ospedale Evangelico di Curitiba. Virginia Soares de souza è stata accusata dell'omicidio di sette pazienti ed è sospettata di averne uccisi altri 300.

 

 

 

 

Fonti della polizia dichiarano che l'indagine è iniziata un anno fa, sulla base di denunce fatte dal personale ospedaliero e da alcuni parenti delle vittime.



Nel mese di agosto 2012, Joao Carlos Siqueira Rodrigues, al tempo 38enne e che era ricoverato in ospedale da quattro anni, morì per la mancanza di ventilazione. Affetto da una rara malattia degenerativa, la poliradiculoneuropatia cronica infiammatoria, era noto nel suo paese per aver scritto un libro, "The Mem Hunter - La vera storia di un uomo che ha trasformato la sua sofferenza in poesia”.



La famiglia denunciò il caso alle autorità competenti la quale dopo un'approfondita indagine interna conclusero che non vi fu un guasto dei ventilatori meccanici della Rianimazione. La prima persona ad essere indagata era stata un'infermiera. Negli interrogatori è poi emerso che la decisione di fermare la somministrazione di ossigeno fu presa dal medico.

 

“Ci sono 20 casi che sono stati risolti e chiusi mentre stiamo indagando su altri 300”, dichiara il Dottor Lobato, che sta seguendo le indagini, ”In ogni caso la testimonianza del personale che ha lavorato all'interno dell'ospedale conferma quello che abbiamo letto nelle cartelle cliniche dei pazienti”.



I pazienti sono morti quando i livelli di ossigeno venivano diminuiti drasticamente e in contemporanea veniva loro somministrato per via endovenosa un forte miorilassante, il Pavulon, che indebolisce i muscoli del diaframma.



"Hanno tutti lo stesso modus operandi, la stessa relazione tra il farmaco la morte e il tempo", queste le parole di Lobato. Alcune delle vittime della dottoressa killer, a quanto emerso dalle indagini, probabilmente pochi attimi prima della loro morte erano coscienti. Una storia agghiacciante se verrà confermata.

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