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IPASVI La Spezia. Francesco Falli: la FAD è opportunità ma ha i suoi limiti

di Ferdinando Iacuaniello

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Una volta esistevano gli amici di penna, da ormai un anno siamo amici d'email. Un reciproco scambio di pareri e consigli sulla professione nato semplicemente per stima reciproca. E' per questo che non poteva mancare una sua intervista. Continuano le interviste di Nurse24.it ai personaggi che con il proprio lavoro quotidiano danno un forte contributo al miglioramento della professione.

Da quanto tempo sei Presidente dell'IPASVI? è un impegno a tempo pieno?

Sono Presidente dal 1997...sono ormai un po' troppi anni, ma sono contento perché con me sono cresciuti i colleghi di questo gruppo, dopo vari innesti, tentativi, aggiornamenti interni: io sono sempre disponibile a fare anche altro, tranne il Tesoriere che è l'anticamera dell'esaurimento.... ad esempio mi ritaglierei il ruolo di ''addetto stampa'', cosa che faccio già...no, non può essere un impegno a tempo pieno, devo anche lavorare, soprattutto...l'impegno in realtà è a tempo pieno sul tempo libero, nel senso che me ne sottrae parecchio....

Quando si inizia un percorso, c'è sempre la voglia di rivoluzionare o per usare un termine più attuale "ringiovanire", quali punti, che avevi nel tuo primo mandato, sei riuscito a realizzare?

Esattamente desideravo proprio qualcosa di molto preciso: volevo che il Collegio venisse visto come una sede ''amica'' e non come una tassa da pagare. Volevo portare la Professione all'attenzione del cittadino, intervenendo sui fatti legati alla Sanità locale, pubblica e privata. Volevo comunicare di più e meglio e fummo subito sul web, ma non fu merito mio, bensì della più anziana del gruppo, la (mitica) Tesoriera Pina Scuto, ancor oggi con noi, al suo ultimo mandato dichiarato. Ieri una collega ci ha scritto su Facebook di sentirci come persone e non come esattori della quota e io mi sono commosso, segno che invecchio e che dovrei passare la mano, ma ero contento, pensa un po'...ho 'visto' l'obiettivo realizzato...

Come vedi la professione oggi, e a tuo parere come ci si dovrebbe orientare per migliorarla?

Ho 52 anni e ho vissuto in pieno l'impatto del cambiamento e posso dire con lucidità che sono stati fatti progressi enormi: ma ci sono anche impressionanti lentezze interne e scarsa penetrazione mediatica, sociale,di gestione. Avrai notato come la Regina Elisabetta II, uscendo dall'ospedale nel recente ricovero, abbia salutato e ringraziato una Infermiera quale simbolo delle cure ricevute: da noi è impensabile, e mi permetto di dire che non ci sono solo le responsabilità altrui, che pure esistono, talvolta rianimate perfino da progetti validi, vedi il see and treat. Non di rado siamo noi a preferire un ruolo defilato, quasi dimesso...

Ti abbiamo contattato, per conoscere la tua opinione, sulla problematica che in questi giorni abbiamo sollevato riguardo l'ipotesi di truffa ai danni del sistema ECM Online, allarme lanciato da infermieriattivi. Cosa pensi a riguardo?

Ho cercato di capire nei dettagli ma mi sono documentato solo in parte: oggi ho viaggiato molto e la Rete era ondivaga...vorrei dire che la FAD è una opportunità enorme e conferma la bontà della Rete, ce lo dimostra il rapporto fra noi, due colleghi che si scrivono, si parlano e si lanciano spunti senza mai essersi visti, sulle opposte sponde marittime italiche.

Ma la FAD ha i suoi limiti, a mio modesto avviso, e anticipando la domanda seguente è ovvio che il danno ricade su chi fa le cose sul serio: peraltro una conseguenza abituale in questa Italia di plastica.

Secondo te, il danno oltre a subirlo i provider possiamo dire che lo subiscono tutti quelli che giustamente effettuano il corso con serietà?

Appunto....certo, sì,come ho detto lo subiscono tutti, inclusi i seri che ci sono e sono molti.

Visto che questo problema, sembra riscontrarsi sopratutto con i corsi online gratuiti, o meglio sponsorizzati, non è che forse gli sponsor sono più felici se i link del corso gira più velocemente possibile?

Beh, ci può stare. In fondo, la gratuità non sempre è comprensibile del tutto, o sempre sostenibile: tanti colleghi non lo sanno ma fare il provider ECM ha costi importanti, e farlo in modalità FAD perfino di più; è vero che non ci sono i costi ''vivi'' dell'evento d'aula, non va noleggiata l'aula o pagato l'albergo al docente, ma le tasse per costruire FAD che vengono versate ai competenti uffici sono assai elevate.

Tu sei promotore di diversi corsi di formazione, in aula, tra i più seguiti quello sulla analisi e la prevenzione dell'errore; curi la rubrica "se lo conosci lo eviti" pubblicata su i-nurse. A tuo parere visto anche la recente modifica che da la possibilità di effettuare tutti i crediti ECM online, non ritieni che il sistema ECM stia diventando sempre più un prodotto commerciale?

Assolutamente sì, esiste questo rischio, ma ho notato nel tempo un calo delle quote di iscrizione (penso al dato medio e a quel che scovo in Rete, frugando); la stessa tassa sull'evento residenziale singolo è scesa, e un evento ECM residenziale che assegna fino a 10 crediti costava, fino al 2010, 258,13 al provider: oggi lo stesso evento costa 172,15 euro. Naturalmente anche i professionisti sanitari devono saper scegliere i corsi e se costano troppo devono evitare di partecipare, a mio modesto avviso. Purtroppo va chiarito che la formazione non è obbligatoriamente fornita dal datore di lavoro, lo ha stabilito di recente una nota sentenza contro un Medico che aveva denunciato la propria ASL (in Piemonte) nella speranza di "sfondare " su questo fronte....dunque va studiato come ottenere crediti ECM nel complesso equilibrio fra costi, tempo libero, famiglie, interesse scientifico...non è facile.

Certo la FAD aiuta moltissimo, bene quando è gratuita, ma se ne trova anche a costi onestissimi. I provider (noi lo siamo dal giugno 2002, confermati nel nuovo sistema con Agenas nel 2010) incontrano spese notevoli: tu sai che noi abbiamo comperato un programma per inviare i dati dei partecipanti a Roma che costa svariate migliaia di euro...qualche mese dopo averlo acquistato è stato reso gratuito sul sistema...peccato non fosse stato preannunciato....e peccato in particolare che noi avessimo già pagato il nostro, e che quello in linea funzioni così così...il corso che citi si riferisce al concetto base del risk managent. ''imparare dagli errori''...un rischio sempre elevato quando si lavora nel caos e senza seguire alcune regole di base, ma chiaramente la spending review non lavora nella giusta direzione al riguardo, temo...

So che ci segui e che parli di noi (Nurse24) nelle città e con i colleghi con cui ti confronti, ci fai una critica per migliorare. Ritieni che il sogno di un informazione "pulita" sulla nostra professione si possa realizzare?

Voi state andando benissimo, a me piacerebbe tanto darVi una manina vera, reale, ma ho le ore contate e una famiglia, amici, e qualche speranza di passare un po' di tempo con me: detto ciò, Vi raccomando sempre di verificare le fonti, di controllare, sul web c'è tutto ed il suo opposto; ma so che siete serissimi e questo non è che sia così scontato in generale: vorrei complimentarmi, senza piaggerie di rito. Bravi sul serio.

Hai più volte scritto ai giornali, TV locali e nazionali per chiedere di rettificare le notizie distorte che i giornalisti usano solo per far numero, questo sistema non funziona, ormai è chiaro, fare campagne d'informazione su chi siamo, cosa facciamo ecc... potrebbero servire?

Non funziona fino a un certo punto: le nostre testate locali (ovviamente io non ho la pretesa di influenzare le testate nazionali) non scrivono più ''l'ausiliario''....''..il paramedico''...o come fecero anni fa ''...il collaboratore del medico...'' sono stato tante volte in redazione, oggi sono amico di tutti e se vogliono o devono parlare di noi la telefonata è di rito, e le notizie escono più accurate; chiaro che lo posso fare a Spezia, non altrove. Però recentemente Pirani mi ha citato su Repubblica, dopo l'ennesima sparata anti Infermieri: peccato mi abbia definito come il sindacalista provinciale degli Infermieri, ah ah ah, favoloso.

Per alcuni una smentita è una notizia data due volte, ma io credo, e lo devo agli iscritti che me lo chiedono, di intervenire e mettere i puntini sulle ''i'' quando leggo qualche sciocchezza. Vorrei aggiungere che quando leggiamo qualche notizia idiota va bene scrivere al Collegio, ma sarebbe bellissimo, e da noi ha funzionato alla grande, se oltre al collegio si scrive una mail alla redazione, al direttore, all'agenzia di noleggio pubblicità, insomma se arriva la mia mail di Presidente è UNA mail, se ne arrivano 150 il peso e l'impatto è un po' diverso....(spesso le notizie sono corrette ma il titolista deve fare sintesi e, come mi hanno spiegato in una redazione un giorno, scrivere sul titolo...''operatore socio sanitario spaccia droga'' è troppo lungo, allora mettono Infermiere, che sono solo 9 lettere....ma ti rendi conto? Mi sono molto arrabbiato e ho detto: ''ma mettete Medico, sono solo 6!!'' Da quella volta hanno smesso...)

Poi ovviamente campagne informativo mediatiche servirebbero: ma soprattutto sai cosa servirebbe? Ricordi le barzellette sui Carabinieri, da quando in TV hanno dedicato delle fiction all'Arma fatte come si deve, non sono più vittime delle barzellette.

Avremmo bisogno di una serie TV dove l'Infermiere fa bene il suo lavoro, mostrarlo nel ruolo di reale protagonista, descriverlo sicuramente sull'elisoccorso del 118 ma anche mentre, rilevando una ipotensione alle 4 del mattino, salva una vita (e devo forse dirti che chi salva una vita salva il mondo? No, sarei retorico)...invece vediamo ancora troppe Infermiere in TV che cascano fra le braccia del dottorino di turno, caspita, non va bene così!!

La Spezia è sempre molto attiva (IPASVI) cosa c'è nel prossimo futuro?

;-) Faremo a maggio due convegni ECM e saremo nelle piazze a spiegare chi è l'Infermiere; vorremmo ripetere coi colleghi del 118 gli incontri ai cittadini per spiegare le manovre di emergenza, e stiamo lavorando col Comune capoluogo e alcuni Dirigenti Aziendali (inclusi i colleghi) per provare a partire anche a Spezia col see and treat o qualcosa di ''simile''

Grazie  Presidente ;-).

Grazie a Voi per l'impegno che investite nella categoria: davvero!

Direttore Responsabile

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