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FNOPI

Tonino Aceti è portavoce della Federazione nazionale

di Redazione

Tonino Aceti, dal 1° febbraio 2019, è il Portavoce della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) che rappresenta gli oltre 445mila infermieri iscritti agli Ordini. Lavorerò – ha dichiarato Aceti - affinché l’Ordine delle Professioni infermieristiche sia sempre più in grado di rispondere alle esigenze e alle aspettative di cittadini e infermieri.

Chi è Tonino Aceti, portavoce della Federazione nazionale infermieri

Tonino Aceti e Barbara Mangiacavalli, rispettivamente portavoce e Presidente Fnopi

Tonino Aceti, 39 anni, ha ricoperto fino a gennaio 2019 il ruolo di Coordinatore Nazionale del Tribunale per i diritti del malato e di Responsabile del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici di Cittadinanzattiva. Nel 2013 è riconosciuto dalla Rivista Wired.it tra i 50 Under 35 più promettenti d’Italia.

È stato membro dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ha partecipato ai lavori della Commissione nazionale per la stesura del Piano Nazionale della Cronicità ed è stato componente della sua cabina di regia nazionale. Dal 1° febbraio 2019 è portavoce della Fnopi.

Ha fatto parte del Comitato Tecnico Sanitario del ministero della Salute - sezione Cure Palliative e Terapia del Dolore L. 38/2010 e del Tavolo Innovazione istituito presso lo stesso ministero. È componente del Comitato Nazionale del Programma Nazionale Esiti (PNE) presso l’Agenas e ha fatto parte della Commissione ministeriale per la stesura del nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa 2018-2020.

A fianco degli infermieri - ha dichiarato Aceti - e con l’aiuto dei miei amici e compagni di viaggio in tutti questi anni di Cittadinanzattiva che ringrazio uno ad uno, alle altre organizzazioni di cittadini e pazienti, e dei miei amici medici, farmacisti e rappresentanti di tutte le professioni vicine alla salute dei cittadini, intendo aprire la strada a un nuovo modello, a una nuova era dell’assistenza che assuma consapevolezza delle necessità che ormai sono alle porte, senza alcuna strumentalizzazione di parte, nel rispetto ciascuno del suo ruolo e dei suoi compiti, ma soprattutto nel rispetto primario dei bisogni dei cittadini di cui io stesso mi faccio garante. Lavorerò – ha concluso - affinché l’Ordine delle Professioni infermieristiche sia sempre più in grado di rispondere alle esigenze e alle aspettative di cittadini e infermieri.

Congratulazioni e auguri di buon lavoro ad Aceti arrivano da più parti. Siamo certi che saprà mettere a disposizione della Federazione l'esperienza e la competenza in materia sanitaria maturate all'interno di Cittadinanzattiva, per rispondere alle sfide che attendono la professione infermieristica, ha detto Filippo Leonardi, Direttore Generale dell'Associazione Nazionale Ospedalità Privata (Aiop).

La sua grande esperienza dalla parte dei cittadini gli consentirà di fare da ponte per favorire la necessaria collaborazione tra le figure professionali del medico e dell'infermiere.

La figura di Tonino Aceti potrà essere favorente proprio per la sua esperienza per il confronto tra infermieri e medici di famiglia per lo sviluppo dell'assistenza territoriale e la sua evoluzione verso un'offerta multiprofessionale di cure primarie che parta dal nostro progetto di micro-équipe dove il dialogo e la collaborazione tra queste due figure professionali potrà arricchire il rapporto fiduciario con i cittadini e migliorare la risposta assistenziale di prossimità e domiciliare. Così Silvestro Scotti, segretario nazionale della Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale).

Per la Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri è motivo di grande soddisfazione poter lavorare accanto a chi finora ha difeso quello che è il nostro obiettivo primario: la salute dei cittadini.

E lo ha fatto e intende farlo con lo stesso spirito che gli infermieri ritengono l’unica strada percorribile per mantenere un Servizio sanitario nazionale davvero universalistico, senza diseguaglianze e senza divisioni: una multiprofessionalità e una multidisciplinarità basata sulla sinergica collaborazione con i medici e gli altri professionisti sanitari, che riconosca le professionalità acquisite e capaci di contribuire ad innalzare la qualità della risposta assistenziale

La scelta posta in atto da Aceti - ha dichiarato Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) - è lungimirante e intelligente perché riconosce nella sinergia tra le professioni sanitarie la leva per garantire la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale pubblico, equo e universale.

In questo c'è una grande sintonia di intenti con il lavoro che le Federazioni hanno avviato da tempo, e che vedrà una tappa fondamentale il 23 febbraio nel Consiglio nazionale congiunto al Teatro Argentina di Roma, quando Medici, Odontoiatri, Infermieri, Farmacisti, Veterinari, Tecnici sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione, Ostetriche, Psicologi, Biologi, Fisici, Chimici e Assistenti Sociali si siederanno metaforicamente allo stesso tavolo per garantire un futuro al Servizio Sanitario Nazionale, che ha da poco compiuto quarant'anni.

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