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Piovella (Soi) e la sua visione miope della realtà

di Mimma Sternativo

Oggi la letteratura scientifica sugli esiti sensibili alle cure infermieristiche è numerosa e di autorevole livello internazionale, l’infermieristica è stata associata con dati sperimentali alla mortalità e alle complicanze dei pazienti. Non la pensa allo stesso modo Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana che torna a scrivere contro gli infermieri: “I cittadini vogliono solo avere un medico che salvi loro la vita e sostanzialmente gli infermieri a nulla servono per la salute del paziente”.

Le parole di Piovella (Soi) e la vera sfida infermieristica

occhiali

Le parole dell'oculista mostrano una visione miope della realtà

È doveroso sottolineare che di un oculista si tratta e quindi di certo non si può propriamente definire uno di quelli che vede tutti i giorni i pazienti in corsia, se non per qualche intervento o post intervento di qualche giorno; insomma pietà colleghi, magari opera nel suo piccolo studio, non si aggiorna e non sa che il mondo è cambiato.

Se fossimo in un paese civile, le parole dette causerebbero a questa persona minimo un consiglio di disciplina, una denuncia per diffamazione, incitamento alla violenza verso professionisti e tentativo di allarmismo infondato.

Le parole di Matteo Piovella: Vi sia trasparenza tra professioni sanitarie e cittadini, perché se ci fosse chiarezza e trasparenza tutti i pazienti (attenzione: tutti) – che afferiscono al Pronto soccorso - chiederebbero di essere visitati da un medico soprattutto se da questo dipende il loro percorso ospedaliero (…) tutti gli esercenti le professioni sanitarie siano consapevoli che non può bastare appellarsi alla parola magica “equipollenza” per certificare di aver effettuato un percorso che non è mai esistito (…) Quindi niente più cartellini verdi, rossi, gialli, arcobaleno attribuiti con diagnosi effettuate da personale inappropriato incompetente ed incapace (…) Situazioni paradossali in cui risulta “normale” aspettare fino a 9 ore prima di veder comparire un medico.

È lecito pensare che queste parole non meritino neppure risposta, effettivamente si rischia di dare importanza a qualcuno che per far parlare di sé ha bisogno di parlar male di altri.

Insomma se di cartellini si tratta, caro Piovella lei meriterebbe proprio un bel cartellino rosso di squalifica. Per fortuna i medici che incontriamo ogni giorno in corsia non la pensano come lei, ma non per questione di bontà personale o intelligenza o cultura, ma perché sanno quanto sia miope il suo discorso.

Sì, è anche paradossale parlare di miopia con un oculista. Piovella nel suo delirium omnipotens invoca la legge, qualcuno vi prego gli faccia un corso accelerato e lo aggiorni sulle norme che riguardano la professione infermieristica. Purtroppo l’ignoranza, intesa come ignorare qualcosa che esiste - sia chiaro - porta ad avere paura dell’altro. È informandosi, caro Piovella, che si riesce a tenere in piedi un discorso.

Mi dica Piovella è proprio certo che denunciare le nove ore di attesa per vedere un medico, sia la giusta battaglia? Quindi non è l’infermiere che sbaglia è il medico che non visita. Ma lei ci è mai stato in un Pronto soccorso? Dubito veramente, sono certa che ogni suo collega che lavora in ambito di emergenza - urgenza le metterebbe un bavaglio per non farle dire queste eresie.

ll primario è un infermiere. Solo una strategia politica miope e pericolosa, sensibile solo al risparmio per il risparmio può produrre soluzioni così assurde, ma è proprio sicuro che parla in nome della gente - come la chiama lei? Ci scusi eh, abbiamo un po’ il dubbio che dietro ci sia qualche altro interesse. Le lancio una sfida: primari a costo zero, che ne dice? Considerando che secondo lei è solo una questione di soldi e visto che è nel suo intento fare un’azione virtuosa per i cittadini che ne dice di promuovere qualcosa di veramente rivoluzionario per aiutare il sistema sanitario nazionale? Primari a costo zero, sono sicura non sarebbe più così disdicevole lasciare il posto agli infermieri.

Insomma Piovella, ci faccia avere risposta dal ministro e studi mi raccomando, la rimandiamo al prossimo appello.

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