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editoriale

Rivalutare il Concetto di Nursing nell'Infermieristica?

di Rosario Scotto di Vetta

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MILANO. Uno dei concetti cardini della professione infermieristica è sotto processo. Da anni è aperto un dibattito all'interno del comitato scientifico Internazionale sul continuare a mantenere o togliere il Concetto del Nursing. Nonostante le perplessità viene tutt'oggi mantenuto, studiato e approfondito in ambito universitario e aziendale. Ne sono una dimostrazione i numerosi studi avanzati sia sulle teorie di Zanotti, Cantarelli e altri autori.



Questo concetto sull'Infermieristica, sul valore e sull'importanza del Nursing è un auto-referenziarsi, per cui l'intenzione è togliere la parte legata all'operatività e mantenere solo quella relativa alle aree di salute sulle quali si va direttamente ad intervenire. Il paradigma del Nursing si basa sul concetto di nursing, di persona, di ambiente e su quello di salute.

Il concetto di salute è un attributo al concetto di persona per cui la salute appartiene alla persona. Il concetto di ambiente, invece, si semplifica con tutto ciò che è esterno alla persona. L'infermieristica (il nursing) naturalmente fa parte dell'ambiente. Come interviene l'infermiere sulla persona? Interviene sia indirettamente agendo sull'ambiente e sia direttamente lavorando sulla persona.

La salute è una qualità emergente. Noi infermieri non osserviamo lo stato di salute, osserviamo i comportamenti della persona i quali ci permettono di dire se la persona è in salute. Il medico non è il nostro livello funzionale superiore. L'area infermieristica ha un suo percorso a se stante. L'infermiere dipende dal suo coordinatore che a sua volta dipende dall'infermiere dirigente e così via, fino ad arrivare ai dirigenti del dipartimento che possono essere dell'area infermieristica o meno.

Pensiamo ad una equipe o ad un team, dove ognuno mette un qualcosa, il medico mette alcune attività, diagnosi medica, predispone degl'interventi in base alla sua professionalizzazione (farmacologica, chirurgica, psicoterapica, ecc) e l'infermiere interviene o di supporto agl'altri professionisti, tra cui anche il medico, con "Nursing di base" dove siamo responsabili solo dell'atto che compiamo oppure nel "Nursing avanzato" dove l'infermiere è completamente responsabile perché ha autonomia decisionale sull'area di bisogno (o problema secondo le teorie di riferimento) o sulle abilità funzionali.

E' utile dire che prima di mettere in atto, l'infermiere "negozia" con la persona, la informa di ciò a cui può andare incontro per un determinato intervento o a cosa va incontro se non si sottopone. E' sempre la persona che sceglie di decidere che cosa fare. Naturalmente bisogna far riferimento alle Linee Guida, l'E.B.N. (evidence base nursing). Esistono e non possiamo far finta di non averle lette. Ma se questo va ad ampliare le conoscenze procedurali dell'infermiere cioè la competenza operativa dell'operatore, non ci poniamo su un livello dove la considerazione al paziente viene ridotta? 

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