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infermieri

Attenzione, cura, comunicazione. Grazie allo staff di Negrar

di Veronica Giacomini

Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. Noto come la mecca per le donne affette da endometriosi. Una malattia cronica, invalidante, poco conosciuta. Le donne che arrivano a Negrar spesso sono stanche e provate, alcune arrivano da percorsi lunghi e dolorosi e dove non sono state facilmente capite in passato. Qui si sentono comprese, accudite, assistite, quasi coccolate. Soprattutto, recuperano un briciolo di speranza. Ed è per questo che voglio dire grazie.

Negrar, ostetricia e ginecologia: Dove sei una paziente, non un numero

veronica giacomini

Il mio grazie allo staff del reparto di Ginecologia e Ostetricia di Negrar

Una grande macchina, fatta di tanti ingranaggi che girano per fare funzionare il reparto alla perfezione H24. Chi lo sa, magari in qualche stanzino ci saranno dei battibecchi o delle incomprensioni, ma quello che appare agli occhi delle pazienti è la professionalità, la serenità, la voglia di assistere e di fare bene il proprio lavoro.

Un reparto vivo e che funziona. Andrebbe preso d'esempio.

C'è attenzione verso la paziente. Ci si prende cura di lei, a partire dalle piccole cose: l'acqua sempre fresca, il tè in corridoio, lo scatto dell'infermiera quando suoni il campanello, due parole di conforto o per chiarire qualche dubbio.

La comunicazione. Tutti i dottori e gli infermieri hanno il tuo quadro clinico chiaro e aggiornato. Si ricordano di te, si ricordano che non sei solo un numero. Ti vedono e ti riconoscono.

La mia esperienza: una settimana – abbondante - di degenza, dopo un intervento di eradicazione laparoscopica di endometriosi pelvica severa con resezione intestinale segmentaria.

Ho ascoltato tante storie, ogni donna ha un corpo a sé. Quando apri gli occhi dopo l'anestesia, inizia un nuovo capitolo, un po' in salita tra dolori, stanchezza e tanti dubbi.

Lì, oltre ai tuoi cari, trovi le "guerriere", compagne di viaggio, donne che sanno ascoltare e capire; i "guru", medici esperti, sicuri, rassicuranti, diretti e umani; le "api operose", il personale socio sanitario, che ti coccola, ti strappa un sorriso e ti fa dimenticare di essere in un ospedale.

Lì, trovi soprattutto gli "angeli", le infermiere, l'anima di questo reparto, sempre presenti, scattanti, con il sorriso sulle labbra, di poche parole, ma giuste. Professionali, formate, autonome e preparate.

Voglio dire grazie al primario, Marcello Ceccaroni, perché tiene in piedi una squadra fortissima. Un reparto che funziona è un reparto dove c'è comunicazione, cura e attenzione per il paziente.

Un reparto che funziona è un reparto organizzato, dove il personale è esperto, formato, specializzato. Un reparto che funziona è un reparto che dimette un paziente soddisfatto.

Grazie a tutto il personale sanitario del reparto di ginecologia e ostetricia. #nursepower!

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Commenti (1)

Chiaraturco

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1 commenti

Ospedale di Negrar il mio albergo a cinque stelle

#1

Condivido tutto un ospedale meraviglioso... vissuto per un mese e quindici giorni... per una malattia mortale... e ringrazio tutti i medici le infermiere le inservienti per la dedizione e professionalità... sempre a tua disposizione... io l ho soprannominato il mio.albergo a cinque stelle.... viverlo per cosi tanto tempo ti fa capire il lavoro che ci sta dietro fatto con grande cura e amore.... Grazie a tutti di cuore.. per avermi salvata e coccolata......oltre ad aver conosciuto donne speciali diventate amiche non solo di camera ma nella vita.... tra lacrime e sorrisi ci siamo sostenute l una con l altra... porterò sempre nel cuore tutti i medici e tutto lo staff... Chiara