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Aumento aliquota se il committente è una PA, l'ok dei ministeri

di Redazione

Gli infermieri liberi professionisti iscritti all’Enpapi potranno ottenere il 4% a titolo di contribuzione integrativa anche per il lavoro effettuato su incarico delle Amministrazioni Pubbliche e non soltanto per i servizi svolti per la clientela privata.

Approvazione delibere, D'Amico: benefici per infermieri iscritti ad Enpapi

I Ministeri del Lavoro e dell’Economia e delle Finanze hanno, infatti, approvato la delibera dell’Ente che stabilisce l’aumento dell’aliquota nei casi in cui il committente del professionista sia un organismo della Pubblica Amministrazione, provvedimento adottato traendo spunto dalla pronuncia del Consiglio di Stato (sentenza n. 4062/2018) che riguarda l’applicazione dell’incremento della percentuale del contributo integrativo (dal 2% al 4%) anche alle prestazioni rese dai professionisti a favore delle Pubbliche Amministrazioni.

Soddisfazione per l’approvazione delle delibere, da cui deriveranno benefici per gli infermieri, attivi e pensionati, iscritti all’Ente

Approvato, inoltre, l’aggiornamento, con decorrenza dal 1° gennaio 2019, della tabella dei coefficienti di trasformazione dei montanti contributivi degli iscritti all’Enpapi, e la contestuale estensione dei coefficienti di trasformazione per le età 72-80.

La procedura di aggiornamento dei coefficienti per età superiori alla legge, secondo i Ministeri del Lavoro e dell’Economia e delle Finanze, produce effetti positivi sulla situazione gestionale dell’Ente.

Il Commissario straordinario dell’Enpapi, Professor Eugenio D’Amico, esprime soddisfazione per l’approvazione delle delibere, da cui deriveranno benefici per gli infermieri, attivi e pensionati, iscritti all’Ente.

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