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Infermiere e OSS

Oss con iscrizione Ipasvi: Caos annunci di lavoro sul web

di Paola Botte

"AAA cercasi Operatore Socio Sanitario con i requisiti della laurea e obbligatoria iscrizione all'Ipasvi". È quanto appare in un annuncio di lavoro poco chiaro presente su un noto sito italiano di recruiting. Ma gli annunci discutibili che alimentano la confusione tra i ruoli nel mondo sanitario non finiscono qui. Mentre per alcune città si possono leggere cartelloni pubblicitari che "svendono" la professione di infermiere, su internet le cooperative cercano badanti con la qualifica da Oss, oppure Oss come Educatori professionali.

Oss, laurea e iscrizione Ipasvi: La giungla degli annunci di lavoro sul web

Stiamo parlando di titoli ad effetto per chi cerca lavoro che si rivelano poi, all'interno dell'annuncio stesso, poco attendibili o molto imprecisi. Questo succede probabilmente perché l'annuncio mira soltanto a collezionare click, oppure perché è stato scritto da chi non ha una reale competenza in materia o - peggio ancora - da chi ha intenzionalmente voluto sottolineare che per lui assumere l'una o l'altra figura professionale sia esattamente la stessa cosa.

E se da una parte c'è, tra coloro che cercano lavoro, chi li bandisce immediatamente dalle proprie ricerche, c'è anche chi dall'altro lato crede a questi annunci e pensa che il proprio titolo per alcune agenzie possa essere equiparato a quello di altri professionisti e alla fine ci prova, inviando comunque la propria candidatura. D'altronde non è neanche poi così difficile imbattersi in annunci di questo genere.

Noi, per esempio, abbiamo trovato il primo dopo aver cercato "Offerte di lavoro per operatore socio sanitario". Tra i risultati di ricerca, ne è apparso uno che apparentemente non sembrava avere nulla di strano, con il titolo "Operatore/Operatrice socio sanitario".

Una volta cliccato però al suo interno nascondeva un annuncio completamente errato nel contenuto. E la cosa sconcertante è che a pubblicarlo sia stata una famosa agenzia interinale di Milano che da anni è presente sul mercato del lavoro.

Prima, nella scheda dell'annuncio si legge "Esperienza minima: non richiesta", poi nella descrizione si richiedono "laurea; obbligatoria iscrizione all'Ipasvi; preferibilmente pregressa esperienza (anche minima)".

Inoltre, l'agenzia sottolinea di indicare nell'oggetto della mail per la propria candidatura la voce "Infermieri". Come si sa, l'Oss non ha bisogno di laurea né di iscrizione all'Ipasvi e, oltretutto, non è comparabile all'infermiere.

Oss con laurea e iscrizione Ipasvi: La giungla degli annunci di lavoro sul web

Florence Nightingale

Nella seconda inserzione, invece, si cercano "Badanti esperienza Milano". Una volta entrati nell'annuncio c'è scritto però che la cooperativa cerca Oss/Osa con qualifica professionale, disponibili a lavorare a tempo pieno.

Ora, che un Oss possa lavorare anche a domicilio, prendendosi cura della persona e del suo ambiente a 360°, è cosa nota. Ma che sia equiparato al badante sembra quasi un affronto per la categoria. Non sarebbe stato meglio scrivere direttamente nel titolo dell'annuncio "Cercasi Operatore socio sanitario"?

La speranza a questo punto è che la cooperativa non faccia "confusione" anche nelle buste paga - come purtroppo spesso accade - e decida di retribuire le due figure allo stesso modo.

Florence Nightingale

Anche nell'ultimo annuncio che abbiamo scovato appare un titolo che già di per sé crea molti dubbi. Cercasi "Oss o educatore professionale", come se una figura fosse uguale all'altra.

Una volta entrati nella descrizione i dubbi aumentano, perché la cooperativa romana scrive che tra gli altri requisiti, per lavorare nei servizi di assistenza domiciliare e casa famiglia per persone adulte con disabilità medio gravi, bisogna avere o "l'attestato di Oss o la laurea come educatore professionale".

Le due professioni però non sono esattamente la stessa cosa. E non si capisce perché non siano state realizzate due schede ben distinte con requisiti differenti per ognuna delle due figure cercate.

Così, un Oss che pensa di avere le competenze descritte nell'annuncio, si sentirà autorizzato ad inviare la propria candidatura, mentre un educatore professionale probabilmente si sentirà dequalificato da un simile confronto.

Noi ci auguriamo che la cooperativa abbia commesso un errore nella stesura dell'annuncio e che la distinzione di ruoli venga rispettata, ma rimane comunque il dubbio che questa si sentirà legittimata ad assumere per le stesse mansioni uno o l'altro operatore.

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