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Operatori Socio Sanitari

Gli OSS una risorsa e un valido sostegno alla crescita della professione infermieristica

di Angelo

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RIMINI. Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un servizio dal titolo "Crisi nera per i neo e i vecchi infermieri: in Italia gli Oss continuano a togliere spazio e lavoro" che secondo alcuni ledeva e lede la dignità professionale degli Operatori Socio Sanitari. Dopo aver discusso attentamente con i vertici di redazione e esserci confrontati con la presidenza dell'Ipasvi di Rimini abbiamo deciso di rettificare i toni del servizio per non creare inutili polemiche che possono ledere all'immagine degli OSS e degli stessi infermieri.

Prima di fare l'infermiere lo scrivente è stato ed è giornalista iscritto all'Ordine di pubblicisti di Bari e pertanto pecca spesso di "irruenza" nell'elaborazione della cronaca e degli accaduti. Una "irruenza" che qualche volta cozza con l'azione diplomatica e di mediazione che a tutti i livelli esiste nell'ambito delle organizzazioni che rappresentano Infermieri e OSS (collegi, ordini, sindacati, associazioni di categoria ed altro), che da un paio di anni stanno affrontando una crisi occupazionale senza precedenti. Nel servizio, a firma dello scrivente, si riportavano dati e contesti riferiti in ambiti non istituzionali e riservati agli iscritti della categoria infermieristica riminese. Non vogliamo entrare nel merito dei contenuti e dei numeri forniti in quella occasione per non rialimentare inutilmente una diatriba che ha fatto fin troppo parlare per una settimana, ma precisare che l'articolo non voleva minimamente ledere l'immagine e la dignità degli Oss, come pure non aveva e non ha intenzione di farlo il collegio Ipasvi di Rimini. A parlare oggi è l'infermiere e non il giornalista. Da infermiere il sottoscritto non ha paura a chiedere scusa alla categoria degli OSS per l'equivoco (strumentalizzato a dovere da chi in fondo quel servizio non lo ha letto attentamente e si è soffermato sul titolo), come pure non ha paura a precisare che la volontà delle dott.sse Antonella Santullo (Ausl Rimini), Gabriella Pesaresi (Ipasvi Rimini) e Donatella Zanchini (Università di Bologna) non era e non è minimamente quella di puntare il dito contro gli Operatori Socio Sanitari, ma di affermare che gli ambiti di lavoro di questi ultimi stanno aumentando grazie anche alla loro bravura e alla loro capacità di mettersi continuamente in gioco; qui non si tratta di rubare lavoro, bensì di occupare spazi e responsabilità diverse in un'ottica di continua e rispettosa collaborazione. Sull'argomento torneremo a parlarne meglio in un apposito contro-editoriale nel pomeriggio di oggi, dove spiegheremo le ragioni di un servizio giornalistico e cercheremo di tracciare la situazione esatta delle condizioni lavorative, dei demansionamenti e dei sovramansionamenti dell'una e dell'altra professione, tutte e due alle prese, lo ricordiamo nuovamente, con un'emergenza occupazionale senza precedenti. Non vogliamo una guerra tra poveri, ma un confronto costruttivo e l'inizio di un comune cammino verso la realizzazione di obiettivi condivisi.

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