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Riforma 118, c'è l'accordo tra Ordini infermieri e medici

di Redazione

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Con la piena concordia tra l'Ordine dei medici e l'Ordine degli infermieri si è ricucito lo strappo consumato tra i professionisti sanitari in occasione del dibattito sugli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici. Così l'assessore regionale alla Sanità piemontese Federico Riboldi, esprimendo soddisfazione per aver trovato una mediazione in merito alla riforma del Sistema di Emergenza Sanitaria Preospedaliera 118 della Regione Piemonte.

Opi Piemonte: rafforzato ruolo infermieri di emergenza territoriale 118

Per far fronte all'emorragia di medici nel servizio (ne mancano 130 sulle ambulanze), la Regione aveva stabilito in una delibera - poi sospesa in seguito alle dure prese di posizione da parte dell'Ordine dei Medici - che sulle ambulanze ci fossero solo infermieri specializzati guidati nel loro agire professionale da precisi algoritmi di intervento.

Il nuovo protocollo predisposto per utilizzare le ambulanze con infermiere ma senza medico a bordo, la cui entrata in vigore era prevista per ottobre, era stato congelato dopo essere finito alla Procura della Repubblica in seguito ad un esposto alla magistratura da parte di un medico.

L'accordo, raggiunto il 6 novembre in occasione di un incontro tra la Regione, il direttore di Azienda Zero e i presidenti dei due ordini professionali, stabilisce che i medici saranno presenti sull'ambulanza per i codici rossi mentre gli infermieri saranno da soli a bordo dei mezzi di soccorso per i casi meno critici. Il nuovo quadro di riferimento verrà completato dall'emanazione di una nuova specifica delibera regionale.

La Regione considera il medico del 118 elemento indispensabile per la tutela della popolazione, sia nel ruolo di medico di Centrale operativa (da sempre presente nelle centrali 118 del Piemonte) sia per gli interventi classificati come codice Rosso e/o critici, compresi quei casi dove si manifesta la necessità di somministrare farmaci analgesici stupefacenti, si legge nell'accordo sottoscritto.

In considerazione della congiunturale carenza nazionale di medici che sta investendo a tutti i livelli l'assistenza in Emergenza Urgenza (sia 118 che pronto soccorso), l'introduzione delle automediche, quali vettori di professionalità, dovrà essere progressivamente strutturata all'interno della rete dei mezzi di soccorso avanzati per poter operare a sostegno dei pazienti più critici, si precisa nel documento.

A tal proposito Azienda Zero aveva bandito nei mesi scorsi una gara d'appalto per l'acquisto di dieci nuove automediche, arrivate a fine settembre, per potenziare la copertura sul territorio.

I due Ordini professionali concordano altresì nel riconoscere che tali algoritmi sono elementi indispensabili per garantire che all'occorrenza il personale infermieristico possa fare riferimento durante gli interventi di soccorso alle migliori best practice emanate dalle società scientifiche.

Il sistema 118 guadagnerà in qualità ed efficacia delle cure mettendo sempre al centro il paziente, precisa Riboldi sottolineando che agli infermieri sono stati comunque riconosciuti ruolo e competenze.

Gli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici consentono una standardizzazione dell'approccio al paziente e ai principi terapeutici, sempre nell'interesse di tutela della salute della popolazione ma anche per la salvaguardia professionale e legale degli infermieri, spiega Riboldi.

Il nuovo quadro di riferimento rafforza il ruolo degli infermieri all'interno del Sistema di emergenza territoriale 118, consolidando la possibilità di intervento autonomo in situazioni di emergenza che richiedono un'azione tempestiva, in linea con le best practice internazionali, commenta il Presidente del Coordinamento regionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, Ivan Bufalo secondo il quale il risultato siglato, che riconosce l'importanza di ciascuna figura professionale nel sistema sanitario, ha l'obiettivo di tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini.

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