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Patologia

Artrite idiopatica giovanile

di Arianna Caputo

L'artrite idiopatica giovanile (AIG), conosciuta anche come artrite reumatoide giovanile o artrite cronica giovanile, è una malattia causata dall'infiammazione delle articolazioni. Il picco di insorgenza è tra 1 e 4 anni di età (le femmine sono più colpite dei maschi con un rapporto 3:2). Comunemente, l'AIG si manifesta con gonfiore/tumefazione di una o più articolazioni, dovuti alla presenza di un versamento articolare (liquido sinoviale all'interno dell'articolazione stessa).

Cos’è l’artrite idiopatica giovanile e quanti tipi ne esistono

Manifestazione di artrite idiopatica giovanile

L’artrite idiopatica giovanile è considerata una patologia idiopatica in quanto non sono chiari, ad oggi, i meccanismi che sono alla base di questa infiammazione, sebbene sembra che predisposizione genetica e fisiopatologia autoimmune possano essere fattori coinvolti nell’eziogenesi.

La cronicità è data dal fatto che fasi di benessere e di riacutizzazione si alternano nel tempo.

Sebbene l’artrite idiopatica giovanile sia considerata rara, si calcola che ogni anno vengano diagnosticati circa 10 casi ogni 100.000 bambini.

In realtà, è sbagliato parlare di singola patologia; bisogna infatti chiarire che si tratta, piuttosto, di una serie di artriti croniche che si verificano nei bambini e che presentano caratteristiche comuni.

Sintomi e diagnosi di artrite idiopatica giovanile

Comunemente, l'AIG si manifesta con gonfiore/tumefazione di una o più articolazioni, dovuti alla presenza di un versamento articolare (liquido sinoviale all'interno dell'articolazione stessa).

Dolore e rigidità sono sintomi generalmente presenti, ma che possono manifestarsi con diverso andamento e con differente intensità. Infatti, l'artrite presenta classicamente un andamento recidivante ed altalenante, con periodi in cui i sintomi si attenuano ed altri in cui si riacutizzano.

Ciò lascia intendere quanto complicato possa essere effettuare diagnosi di artrite idiopatica giovanile, soprattutto se si considera che la diagnosi è principalmente clinica, in quanto gli esami di laboratorio non sempre riescono a fornire le informazioni esatte per poter porre diagnosi e, molto spesso, è anche necessario fare una diagnosi differenziale.

Può essere necessario effettuare l'esame del liquido sinoviale, aspirando mediante artrocentesi tale liquido per poterlo analizzare e, talvolta, potrebbe ritenersi opportuno effettuare biopsia.

Radiografie ed ecografie vengono, invece, routinariamente effettuate, in quanto in grado di restituire ai clinici informazioni importanti circa l'aspetto delle articolazioni e l'eventuale presenza di versamento articolare.

Come si cura l’artrite idiopatica giovanile

Il trattamento dell'AIG è complesso in quanto prevede l'intervento di diversi specialisti (pediatra, fisiatra, reumatologo, fisioterapista).

Per quanto concerne la terapia farmacologica, ad oggi non esistono farmaci in grado di curare in maniera definitiva l'artrite idiopatica giovanile, ragion per la quale è importante intervenire farmacologicamente per tenere sotto controllo l'infiammazione, così da consentire ai bambini di seguire uno stile di vita quanto più normale è possibile.

Tra i farmaci più utilizzati per ridurre dolore ed infiammazione, vi sono i FANS, usati singolarmente e non in associazione tra loro. Gli steroidi quali il cortisone, invece, vanno utilizzati solo in particolari condizioni, poiché potrebbero comportare complicazioni o effetti indesiderati.

A tal proposito, qualora essi vengano utilizzati, è necessario ridurre progressivamente il dosaggio fino alla sospensione completa della terapia. Un'altra categoria di farmaci utilizzata per la cura dell'AIG è rappresentata dai cosiddetti "farmaci di fondo" o "Disease Modifying Anti-Rheumatic Drugs (DMARDs)", i quali aiutano a prevenire il coinvolgimento di altre articolazioni e la cronicizzazione dell'artrite.

La loro efficacia si manifesta dopo circa 3-6 mesi di terapia, per questo motivo sono spesso associati a FANS in grado di dare, invece, un sollievo immediato. Tra i DMARDs più utilizzati nell'AIG vi è il metotressato, il quale va somministrato sia attraverso iniezioni intramuscolari o sottocutanee, sia sotto forma di terapia orale.

Esso risulta essere il farmaco più utilzzato sia per l'efficacia dimostrata sia perché ben tollerato. Più di recente la terapia farmacologica si è aperta ad una nuova frontiera costituita dai cosiddetti "farmaci biologici", molecole costruite in laboratorio mediante tecniche di bioingegneria.

Essi si sono dimostrati estremamente efficaci nella cura dell'AIG, tanto da essere stati approvati dal Ministero della Salute. Ciò nonostante, non tutti sono adatti per la cura di artriti giovanili e solo alcune tipologie possono essere somministrate nei bambini.

Una delle controindicazioni più importanti è rappresentata dalla riduzione delle difese immunitarie, la quale potrebbe predisporre ad infezioni batteriche virali o, in caso di varicella, potrebbe causare complicazioni anche gravi.

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