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Studenti

Esame: scommettiamo sulla coscienza dello studente

di Mimma Sternativo

studenti e meritocrazia

Non ho passato il mio esame in diverse occasioni.I miei amici invece, sì.Ora loro sono ingegneri e lavorano alla Microsoft.Io invece ne sono il proprietario. (Bill Gates)

MILANO. Ad un esame si copia. Si copia in tutti gli esami di tutte le scuole/ università di tutti le regioni d'Italia. Si copia da sempre e lo si fa ad ogni età. Ogni volta che ad un esame un docente instaura un controllo ferreo, vigile e senza interruzioni, gli studenti s'ingegnano sempre di più per copiare. Qualcuno l'ha definito il gioco guardia e ladri per eccellenza.

Bisogna "battere" quel docente che si sente tanto furbo e allora si scrivono le definizioni più importanti a matita in un angolo del banco, si scrive a penna su avambracci e polsi (mai sul palmo delle mani, se si suda è tutto perso), si mette qualche schemino sotto le scarpe tenendo i piedi chiusi al passaggio del docente (meglio evitare se si hanno problemi di vista) e per i più appassionati esistono libri e link dove scoprire e provare nuovi metodi.

Si copia anche quando si è abbastanza pronti per l'esame, perchè alla fine è la scuola stessa a convincerci che le capacità mentali non saranno mai altrettanto efficaci quanto lo scopiazzare un bel libro di testo.

"La gente che copia pensa di fottere il sistema, in realtà credo ne sia fottuta in modo forte: escono con voti altissimi, inventandosi curricula clamorosi, ai quali non corrispondono competenze e conoscenze reali." (Simone)

In tutte le società più avanzate il sistema educativo è il perno della meritocrazia, eppure nelle classi italiane  i valori del merito sono spaventosamente assenti. E così capita che chi non ha mai studiato ottenga gli stessi voti di chi giorno dopo giorno con fatica ha raggiunto quel traguardo.

Eppure non tutti si sono arresi. Ci sono ancora docenti che nelle loro lezioni non si trasformano in controllori ma fanno leva sul senso del dovere, quelli che permettono di vedere oltre, quelli che ti portano a rinunciare ad un 28 per tornare a prendere un 30 solo per sentirsi degli eroi. Quelli che un 18 vale più di un 30 se ottenuto con le sole proprie forze, che un esame non superato non è una sconfitta irreparabile. Quelli che magari all'inizio "odi" un po' ma che poi ricorderai per tutta la vita con un sorriso stampato in faccia.


"Nessun premio, nessuna ricompensa esterna. Il gioco cambia: prevaleva l'agonismo interno, bisogna inseguire i propri limiti per riuscire a scalare ogni volta una montagna diversa e sentirsi un p0' di piu' ". P. Trabucchi

Il patto che un docente del Liceo Classico Parini di Milano ha fatto sottoscrivere ai suoi studenti prima dell'esame:

"Sul mio onore mi impegno a non copiare, a non lasciar copiare, e ad evitare ogni comportamento teso a falsare in qualunque modo o forma i risultati miei o di altri in occasione delle prove di verifica o di qualunque altra attività svolta durante le ore di storia e filosofia"


Se ci permettono di copiare è perchè il mondo in fondo ci vuole ignoranti. Un grosso in bocca a lupo a tutti gli studenti, con l'augurio di non perdere la possibilità e la capacità di sviluppare un pensiero critico.
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