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Infermieristica

Ruolo del cinema nella formazione degli infermieri

di Daniela Berardinelli

Attraverso la scelta accurata di alcuni film è possibile spiegare tematiche complesse come la relazione di cura, la morte, le cure palliative, il dolore e il disagio psichico. La visione può anche essere veicolo per aumentare il proprio livello di introspezione ed insegnare a riflettere su degli aspetti insiti alla professione infermieristica come la resilienza e la fragilità. Il cinema può aiutarci a prendere coscienza dell’esistenza di questi due aspetti e ad aggiungerli al proprio curriculum con il fine di migliorare la performance lavorativa e la costruzione del proprio sé professionale. Oltre alla pratica riflessiva i film possono aiutarci anche nelle simulazioni tecniche e a sviluppare il ragionamento clinico.

Il cinema può insegnare ad essere infermieri migliori oggi e domani

I film possono calarci molto efficacemente nella realtà della cura

Il cinema è stato, fin dalla sua nascita, considerato un potente mezzo di comunicazione ed in letteratura uno strumento valido e riconosciuto per l’apprendimento, soprattutto per quanto riguarda l’ambito dell’educazione sanitaria.

I film, infatti, non sono solo fonte di intrattenimento, ma rappresentano essi stessi una forma d’arte, documentaristica, poiché hanno la capacità sia di informarci che di smuovere la nostra emotività e il nostro pensiero attraverso le immagini e i suoni.

Se pensiamo alle potenzialità del cinema in termini di insegnamento e apprendimento possiamo interpretarlo come una finestra sulla vita, con la descrizione dei suoi momenti alti e bassi; un mezzo per inscenare episodi particolari e segnanti, come momenti di dolore, malattia e morte.

I film ci inducono a riflettere su contesti che possono essere sia individuali che sociali e sono molto utilizzati per l’insegnamento nell’ambito del fine vita e per esplorare tematiche importanti come quelle bioetiche. Alcuni ricercatori preferiscono questa modalità di insegnamento alle letture tradizionali, poiché i film provvedono nell’immediato a ricreare un’ambientazione altamente realistica.

I film possono, infatti, calarci molto efficacemente nella realtà della cura - pensiamo ad esempio al contesto delle cure palliative - ed offrire spunti di riflessione ma anche elementi che potrebbero facilitare le nostre decisioni.

Il potere dell’insegnamento per mezzo del film risiede nel suo essere un processo visivo ed immediato. La proiezione può essere inoltre piacevole ed abbracciare qualsiasi cultura ed età. Riesce anche a veicolare i valori insiti che accompagnano la storia, ci permette di visitare culture diverse dalla nostra, trasmettendoci il rispetto di valori differenti.

La pellicola diviene così occasione per imparare da storie passate, condividere nuove conoscenze, discutere di elementi professionali e deontologici importanti come la relazione di cura. Il film, nelle sue più svariate declinazioni, può enfatizzare l’importanza del lavoro di gruppo multidisciplinare e la capacità di sviluppare empatia e resilienza.

Se pensiamo ai classici strumenti di formazione in ambito sanitario come ad esempio il role playing o la costruzione di scenari clinici e assistenziali notiamo subito una grossa differenza: lo studente deve immaginare lo scenario, il film invece ci proietta subito al suo interno. Il film ci consente quindi di superare questo gap immaginativo fornendoci sia la realtà che la pratica clinica, e in ordine ultimo, ma non per importanza, anche il punto di vista e il percepito del paziente.

Il film suscita una risposta emotiva che può essere d’innesco ad una proficua discussione riguardo la relazione con il paziente e la complessità delle decisioni clinico-assistenziali all’interno del gruppo di lavoro. L’utilizzo di clip di pochi minuti si sono dimostrate efficaci nell’inscenare condizioni cliniche, dalle più semplici alle più complesse e nell’evocare emozioni riguardanti la malattia in un ambiente che, differentemente da quello della cura (in ospedale o sul territorio), è neutro e sicuro.

Attraverso la scelta accurata di alcuni film è possibile spiegare tematiche complesse come la relazione di cura, la morte, le cure palliative, il dolore e il disagio psichico. La visione può anche essere veicolo per aumentare il proprio livello di introspezione ed insegnare a riflettere su degli aspetti insiti alla professione infermieristica come la resilienza e la fragilità.

Il cinema può aiutarci a prendere coscienza dell’esistenza di questi due aspetti e ad aggiungerli al proprio curriculum con il fine di migliorare la performance lavorativa e la costruzione del proprio sé professionale. Oltre alla pratica riflessiva i film possono aiutarci anche nelle simulazioni tecniche e a sviluppare il ragionamento clinico.

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