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Infermieri

Triage: Infermiere ho dolore!

di Domenica Servidio

Dolore

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Toglietemi il dolore! Non sopporto il dolore! Quanto manca per essere visitato!? Perché lui è entrato prima di me? Frasi che suonano all’unisono per chi ogni giorno lavora al Triage. Una postazione che ha le sembianze di una reception e che in realtà solo reception non è. 

Triage: Seduto dietro a quel tavolo c’è SOLO un infermiere

Un professionista che si assume ”solo” la responsabilità di attribuire un codice-colore a ciascun paziente vi si presenti e lo fa secondo scienza e coscienza. Per ricoprire quel ruolo non basta la laurea in infermieristica, né cento specializzazioni.

Per ricoprire quel ruolo cari colleghi ci vuole soprattutto tanta pazienza, capacità di giudizio, spirito critico e fortuna! Si…dico fortuna, perché li osservo i miei colleghi al triage e penso alle tante volte che ho sentito dire: “oggi di sicuro finiremo in galera”, perché può accadere di tutto in Pronto Soccorso e la consapevolezza dell’infermiere di incorrere in errore è reale, ma ciò nonostante vedo con quanta passione e responsabilità i triagisti della mia Azienda esprimono la loro professionalità.

Non è facile soddisfare le richieste di ogni paziente e ad incrementare la tensione dell’operatore e dell’utente sono spesso le liste di attesa.

Tra i sintomi principale c’è sempre lui: IL DOLORE. Circa l’80% degli accessi in Pronto Soccorso lo lamenta come sintomo principale, il quale può essere anche a media- bassa priorità (codici verdi-bianchi), ma pur sempre motivo di accesso in P.S. e di conseguenza motivo di incremento delle liste di attesa. 

Come potrebbe essere soddisfatta questa criticità?

Alcuni Studi scientifici dimostrano che circa il 70% degli accessi in Pronto Soccorso trovano sollievo a seguito della somministrazione di analgesici da parte dell’infermiere prima della valutazione medica. Il dolore è infatti un parametro che al pari degli altri parametri, merita di essere rivalutato durante il periodo di attesa del paziente.

Liu, So & Fong (2008) indica la gestione del dolore come uno degli aspetti più importanti della presa in carico dei pazienti, dunque aspetto fondamentale per tutti gli infermieri. Sebbene lo staff medico sia responsabile della prescrizione di analgesia, gran parte della responsabilità per il comfort del paziente è, e resta, degli infermieri, tanto da essere definito il quinto parametro vitale (Fosnocht, Swanson, Barton, 2005; Lord, 2009). 

Si rinforza infatti secondo Lewén, Gardulf e Nilsson (2010),  la necessità di indagare, monitorare e trattare il dolore in ogni paziente.
Con un assessment accurato del dolore, gli infermieri di triage avranno la possibilità di implementare protocolli condivisi che facilitino la somministrazione di analgesia precoce al triage stesso, aumentando così la soddisfazione del paziente.

A riguardo è interessante quanto espresso nel piano sanitario 2008-2010 della regione Toscana, secondo il quale “vanno migliorati gli aspetti relativi all'accoglienza e alla presa in carico del bisogno del cittadino. Durante l'attesa deve essere garantita, anche con comportamenti di iniziativa, la soddisfazione dei bisogni primari e il controllo della evoluzione della situazione clinica. In particolare, ogni P.S. deve essere dotato di un protocollo per il trattamento del dolore, immediatamente successivo al triage, anche a gestione infermieristica”.

La misurazione del dolore può essere effettuata attraverso l’ausilio di scale di valutazione che siano appropriate all’età e allo stato cognitivo del paziente e tra quelle più comunemente utilizzate vi è la Scala Numerica (NRS), alla quale viene attribuito un punteggio che va da “0” (Nessun Dolore) a “10” (Peggiore Dolore immaginabile) e al paziente viene chiesto di quantizzare in valore numerico l’intensità dolorosa.

Rifacendoci a quanto esprimono le evidenze scientifiche faccio un appello a tutti i colleghi che lavorano nei più disparati Pronto Soccorsi italiani: 

Nelle vostre realtà lavorative, vengono utilizzate delle scale di valutazione del dolore e un protocollo autorizzato  dall'Azienda che permetta all'infermiere di somministrare terapia anti-dolorifica? 

A voi commenti e opinioni.

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