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Difesa personale: 30 Infermieri si formano a Savona

di Redazione

araba

'associazione sportiva Loanese Krav Maga Parabellum, in collaborazione al Comitato CSEN Savonese e il locale Collegio Ipasvi.

SAVONA. Martedì 23 febbraio presso la sala Badano della parrocchia San Paolo di Savona si è conclusa la prima edizione del Progetto "Araba Fenice" corso di difesa personale per operatori sanitari organizzato dal Collegio IPASVI provinciale.

L'associazione sportiva Loanese Krav Maga Parabellum, in collaborazione al Comitato CSEN Savonese, ideatrice e promotrice del progetto ha impegnato in questo evento formativo trenta infermieri provenienti da vari servizi sparsi sul territorio.

Il percorso si è sviluppato su quattro incontri da quattro ore ciascuno fissati una volta a settimana con lo scopo di far acquisire ai partecipanti competenze e tecniche nel riconoscere comportamenti aggressivi e gestire in sicurezza le situazioni di potenziale pericolo.

Gli infermieri svolgono una professione ad alto rischio ,in quanto sono a stretto contatto con il paziente e sono impegnati a gestire rapporti caratterizzati da una condizione di forte emotività, sia da parte del paziente stesso, che dai familiari o degli accompagnatori.

Gli episodi di violenza sono spesso associati all'aumento di persone con distrurbi psichiatrici, acuti o cronici, dimessi dalle strutture ospedaliere o residenziali, dall'assunzione o dall'abuso di alcol e droghe, dall'accesso senza controllo di visitatori presso ospedali e strutture ambulatoriali, dalle lunghe attese nelle zone di emergenza o nelle aree critiche, che possono favorire nei pazienti o accompagnatori uno stato di frustrazione per l'impossibilità di ottenere subito le prestazioni richieste.

Il comportamento violento avviene spesso secondo una progressione di eventi che,partendo dall'uso di espressioni verbali offensive, può arrivare fino alla vera e propria aggressione fisica dai risvolti imprevedibili.

Il Ministero della Salute con la Raccomandazione n.8 del Novembre 2007, sottolinea l'importanza in questo ambito di attivare opportune iniziative di protezione e prevenzione in favore degli operatori sanitari.

Ai corsisti è stata sottolineata l'importanza di avere consapevolezza di se stessi e di chi hanno di fronte, di riconoscere la catena di episodi che porterebbero a situazioni di rischio, dando modo all'operatore di attuare in maniera tempestiva e mirata tecniche e comportamenti utili ad allontanare, arginare e contenere azioni aggressive, senza utilizzare la percussione.

Gli Istruttori della K.M.P. che si sono succeduti in queste lezioni sono stati: Davide Carosa Istruttore di difesa personale e Presidente della Krav Maga Parabellum, infermiere presso la sala operatoria di Neurochirurgia dell'Ospedale S.Corona di Pietra Ligure (SV); l'istruttrice Barbara D'Alessandro Mental Coach e l'istruttore Massimiliano Pulito ideatore della metodologia Powerful inside.

Ai partecipanti oltre al conseguimento dei crediti ECM è stato consegnato alla presenza del Presidente del Collegio IPASVI Massimo Bona e al Presidente del Comitato Provinciale CSEN Mauro Diotto un attestato di partecipazione rilasciato dal Centro Sportivo Educativo Nazionale firmato dal Presidente Francesco Proietti.

Questo progetto è in continua evoluzione,il prossimo step sarà caratterizzato dall'ingresso nello staff docenti di altre due figure professionali: la dottoressa Monica Ricci
psicologa e la dottoressa Eva Rocca avvocato.

Nei prossimi mesi questo percorso sarà organizzato da altri collegi liguri,questo darà modo attraverso un questionario anonimo sottoposto ai partecipanti prima dell'avvio del corso una raccolta di dati, che una volta elaborati dalla dott.ssa Michela Barisone dottoranda presso l'Università di Genova daranno una visione sulla situazione attuale di questo delicato problema in Liguria.

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