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Riconoscere l'incontinenza urinaria femminile

di Sandra Ausili

Le Incontinenze

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L'incontinenza urinaria femminile è un disturbo che influenza la qualità di vita delle donne che ne soffrono, con conseguenze nella sfera sociale, psicologica e sessuale, tale da essere ancora considerato un argomento tabù e provocare isolamento della donna. È quanto accade, ad esempio, in caso di incontinenza urinaria femminile da stress, una forma di incontinenza caratterizzata da perdite involontarie di urina causate da un improvviso aumento della pressione addominale (denominato “stress”) sulla vescica. Viene anche definita incontinenza da sforzo, in quanto è sufficiente un brusco movimento fisico innescato da un semplice colpo di tosse, da uno starnuto, dal sollevamento di piccoli pesi, per provocare la perdita di urina. In Italia circa tre milioni di donne soffrono di incontinenza urinaria da stress e per migliorare la loro vita di tutti i giorni sono disponibili diverse strategie terapeutiche.

Le incontinenze urinarie femminili più diffuse

Per le donne che soffrono di incontinenza urinaria da stress o mista è oggi disponibile un'alternativa ai dispositivi per l'assorbenza

L’incontinenza urinaria è una condizione piuttosto comune con un’elevata incidenza soprattutto nelle donne a causa dell'anatomia dell'apparato genitale femminile.

Il dato epidemiologico è di difficile interpretazione, si stima che la prevalenza dell'incontinenza femminile vari dal 10% al 70%, un range molto elevato a causa delle numerose variabili implicate negli studi (età, comorbilità, tipologia di incontinenza, gravidanza, ecc.).

La maggior parte delle donne con incontinenza urinaria soffre di un'incontinenza da stress o da urgenza. Secondo i dati riportati dalla Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati (Fais) le percentuali di prevalenza tra le varie tipologie di incontinenza vedono:

  • 49% per l’incontinenza urinaria da stress
  • 22% per l’incontinenza urinaria da urgenza
  • 29% per l’incontinenza urinaria mista

L'incontinenza da stress (IUS) è una tipologia di incontinenza dovuta all’indebolimento o alla rottura del legamento pubo-uretrale, ad esempio in seguito ad un trauma da parto, con conseguente fuoriuscita di urina anche quando la vescica non è completamente piena e viene effettuato uno sforzo minimo.

L'incontinenza da urgenza, invece, si manifesta con un’urgenza di urinare tale da non consentire di raggiungere in tempo la toilette. La causa di questo tipo di incontinenza risiede principalmente in un’anomalia dell’innervazione della vescica, che invia all’encefalo un segnale errato di un’urgente necessità di svuotamento della vescica stessa. La contrazione anomala della vescica (vescica iperattiva) può verificarsi in seguito a lesioni del midollo spinale, come conseguenza post-chirurgica, nella malattia di Alzheimer, sclerosi multipla, in caso di infezioni, neoplasie, ecc.

L’incontinenza mista (IUM) comprende, contemporaneamente, sintomi sia di incontinenza da stress che da urgenza.

Terapie riabilitative per l’incontinenza urinaria da stress

L’incontinenza urinaria è un disturbo che viene comunemente associato agli anziani, in realtà è molto frequente anche nella popolazione giovane ed adulta. Se nell'anziano il disturbo dell’incontinenza urinaria è solitamente associato ad un deterioramento cognitivo, ad un indebolimento muscolare e ad un mancato controllo sfinteriale, nell'adulto e nelle persone giovani il disturbo è associato ad altre cause. Ed è proprio sulla base di queste cause che viene impostato il trattamento terapeutico più idoneo.

La terapia conservativa dovrebbe rappresentare il primo trattamento per la gestione dell'incontinenza urinaria e precedere quello farmacologico. I programmi di riabilitazione del pavimento pelvico, ad esempio, hanno mostrato buoni risultati nella gestione dell'incontinenza urinaria e sembrano essere efficaci nel miglioramento della qualità di vita. Diversi studi hanno inoltre dimostrato l'efficacia della riabilitazione nella riduzione dei sintomi dolorosi.

In alcune revisioni sistematiche è stata evidenziata una correlazione tra l'intensità e l’efficacia del programma riabilitativo insieme all'utilizzo di tecniche combinate quali terapia comportamentale, elettrostimolazione, biofeedback e coni vaginali. Non vi sono, tuttavia, altrettante evidenze circa la durata a lungo termine della terapia riabilitativa.

Vi sono casi – come quello dell’incontinenza da stress – in cui, oltre alle terapie di riabilitazione e fisioterapia, si deve ricorrere al trattamento chirurgico. Questo consiste nell’inserimento di una piccola protesi (sling) che rappresenta una sorta di piano d'appoggio contro il quale l'uretra viene compressa durante uno sforzo, impedendo, in tal modo, la fuoriuscita di urina, anche (e soprattutto) durante le attività che richiedono uno sforzo fisico. Si tratta di un intervento mininvasivo, ma non esente da rischi e non adatto a tutte le donne.

In arrivo nuove strategie terapeutiche per incontinenza da stress e mista

Ad oggi presidi per l’incontinenza come pannolini o slip assorbenti rappresentano la soluzione più utilizzata per la gestione quotidiana dell’incontinenza urinaria. Questa tipologia di ausili, tuttavia, è spesso associata dalle donne ad una percezione di bassa qualità di vita a causa dell’ansia legata al rischio di scarsa assorbenza ed alla mancanza di discrezione.

A questo si deve aggiungere l’impatto economico in quanto la spesa media per un mese di fornitura di dispositivi assorbenti varia dai 72€ agli 89€, in base al tipo di incontinenza.

Florence Nightingale

Un’alternativa ai dispositivi di assorbenza arriva da B. Braun, da sempre impegnata nello sviluppo di soluzioni efficaci in ambito sanitario, che ha ideato Diveen®, un innovativo dispositivo medico intravaginale indicato per tutte le donne che soffrono di perdite urinarie dovute a incontinenza urinaria da stress pura o mista.

Disponibile sul mercato a partire da marzo 2021, Diveen® di B. Braun è stato concepito per sostenere meccanicamente la parete vaginale superiore sotto il collo dell’utero. Durante uno sforzo la pressione intraddominale viene trasmessa alla vescica e, di conseguenza, all’anello morbido di Diveen®. Questo, a sua volta, determina uno spostamento verso l’alto della parte rigida che supporta il collo dell’uretra chiudendolo e riducendo significativamente l’incidenza del rischio di perdita delle urine.

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