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FNOPI

Quota 100 decimerà infermieri, subito 22mila in meno

di Redazione

Con Quota 100 il servizio pubblico potrebbe perdere di colpo oltre 22.000 infermieri, mentre almeno 75.000 rientrerebbero nei parametri per accelerare il pensionamento. Lo rende noto la Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), il cui Centro Studi ha elaborato i dati riferiti alla situazione a fine 2018 calcolati in base agli anni di anzianità lavorativa e all’età anagrafica degli infermieri dipendenti del Ssn.

Fnopi su Quota 100: Carenza infermieri destinata ad aumentare

Gli infermieri impiegati nel Ssn sono carenti in tutta Italia e a dimostrarlo non è solo il rapporto infermieri-medici, ma anche l’analisi sui dati della Rilevazione forza lavoro dell’ISTAT.

L'allarme sulla carenza di infermieri dalla Fnopi era già arrivato tempo fa, ma con l'arrivo di Quota 100 la situazione è in picchiata - afferma Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi - e i quasi 75mila infermieri che verrebbero a mancare, 22mila da subito, rappresentano un pericolo reale e immediato per assistenza, servizi e soprattutto pazienti.

Il sistema non funziona senza infermieri e con 76mila in meno è al collasso annunciato. Chi esce dalla professione attiva per Quota 100 deve essere subito rimpiazzato

Quota 100 da fine 2018 è stata teoricamente raggiunta da 75.000 infermieri - fanno sapere dal Centro Studi della Fnopi - il 28% di quelli dipendenti dal Ssn (ma nei prossimi anni senza sblocchi del turn over la cifra è destinata drasticamente a salire ben oltre le 100mila unità e in un triennio si potrebbe superare quota 130mila).

Questo, da un lato, perché la professione infermieristica inizia presto e quindi si cumulano più anni di servizio e, dall'altro, perché i blocchi del turn over ormai decennali hanno innalzato l’età della categoria, che tra i dipendenti raggiunge una media di 53 anni, con punte fino a 55,9 in Campania e situazioni più leggere in Trentino Alto Adige con la media di età Ssn di 49,4 anni (le Regioni a statuto speciale non sono sottoposte ai vincoli del blocco del turn over).

La carenza totale di infermieri per Regione
Regioni Carenza
infermieri
Carenza ulteriore
per Quota 100
Carenza totale
infermieri
Abruzzo 2.069 271 2.340
Basilicata 557 581 1.138
Calabria 4.024 1.451 5.475
Campania 8.937 1.777 10.714
Emilia-Romagna 735 1.245 1.980
Friuli Venezia Giulia 175 1.563 1.738
Lazio 3.013 1.055 4.068
Liguria 1.046 2.509 3.555
Lombardia 4.724 1.495 6.219
Marche 616 216 832
Molise - 1.233 1.233
Piemonte 3.795 725 4.520
Provincia autonoma Bolzano - 239 239
Provincia autonoma Trento 253 993 1.246
Puglia 3.931 818 4.749
Sardegna 4.540 1.382 5.922
Sicilia 9.755 1.842 11.597
Toscana 2.955 674 3.629
Umbria 1.313 113 1.426
Valle d'Aosta 266 1.369 1.635
Veneto 995 811 1.806
Carenza totale 53.699 22.360 76.059
*Fonte: elaborazione Centro studi FNOPI su dati Conto annuale e Albo
Nota: In Emilia-Romagna, FVG e Veneto la carenza è riferita solo ad aclune aziende, in media le Regioni hanno il rapporto in ordine

Il rischio è che la somma tra attuazione di Quota 100, il mancato superamento del tetto di spesa per il personale sanitario e il blocco del turnover sia la formula perfetta per mandare in pensione anche il Servizio sanitario pubblico, commenta Tonino Aceti, portavoce Fnopi. Se non si adotteranno immediate e profonde contromisure a collassare sempre di più saranno i Livelli essenziali di assistenza già in forte difficoltà e si rafforzeranno le disuguaglianze.

Ora servono senso di responsabilità e azioni concrete per far fronte all’emorragia di personale che si realizzerà nel nostro Ssn

A preoccupare, e non poco, c'è il risvolto di tutto questo in termini di aumento di rischi per i pazienti e per gli stessi operatori: ogni infermiere dovrebbe assistere al massimo 6 pazienti per ridurre del 20% la mortalità, ma attualmente ne assiste in media 11 e nelle Regioni dove la carenza è maggiore si arriva anche a 17.

Ora servono senso di responsabilità e azioni concrete per far fronte all’emorragia di personale che si realizzerà nel nostro Ssn. Il sistema non funziona senza infermieri e con 76mila in meno è al collasso annunciato, chiosano Mangiacavalli e Aceti.

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Commenti (1)

andrymagg

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2 commenti

Allora che si assuma

#1

Beh la carenza di infermieri potrebbe anche essere così evidente ma di fatto io ho cercato di lavorare da 5 anni che sono laureato e sono dovuto andare all'estero perché nonostante i vari curricula inviati e il concorso vinto da un anno( ma bloccato) non ho trovato nessuna stabilitá. Allora basta ipocrisia.