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aggressioni in ospedale

Bodycam per infermieri e medici, sperimentazione a Salerno

di Redazione

Per infermieri, medici e altri operatori di psichiatria, emergenza e medicina penitenziaria di Asl Salerno sono in arrivo (entro giugno) 500 videocamere indossabili. È il progetto sperimentale dell'Azienda, che dotando i sanitari di una bodycam come quelle già in uso nelle forze di polizia, intende investire nella sicurezza dei propri dipendenti.

Asl Salerno sperimenta le bodycam contro le aggressioni al personale

bodycam

Presso l'Asl di Salerno sono in arrivo 500 bodycam per i sanitari.

Una bodycam come quelle già in uso nelle forze di polizia, che riprende quello che accade davanti all'operatore o soccorritore sanitario che la indossa. L'Asl Salerno ha lanciato l'iniziativa sperimentale per gli operatori dei reparti di psichiatria, per l'emergenza e per la medicina penitenziaria.

L'obiettivo è investire nella sicurezza dotando gli operatori dei reparti di psichiatria (Spdc), della rete del 118 e dei professionisti della medicina penitenziaria di camere dedicate alla sicurezza dei professionisti aziendali, fa sapere l'azienda.

Il progetto sperimentale, coordinato da Anna Bellissimo (direttore Uoc Rischio clinico) e da Aristide Tortora (direttore Uoc Servizio di Prevenzione e Protezione) prevede la distribuzione nei prossimi mesi ed entro giugno di 500 videocamere indossabili.

Investiamo diffusamente in tecnologia anche per supportare e difendere i professionisti aziendali e gli assistiti dal rischio di aggressione, ha affermato il direttore amministrativo Germano Perito. Secondo l'Asl di Salerno, la sicurezza in ambito sanitario è infatti essenziale per preservare il benessere degli operatori sanitari e degli assistiti, al fine di garantire l'ambiente di lavoro e per ridurre i costi indiretti degli episodi di violenza contro i professionisti sanitari. Le bodycam sono una delle risposte messe in campo dall'azienda per la gestione sicura di situazioni critiche per la prevenzione di potenziali incidenti.

Le bodycam sono un deterrente, oggi l'aggressività contro gli operatori sanitaria è alta. È chiaro che questi dispositivi non saranno indossati nei reparti ma nelle zone dove oggi accadono i maggiori episodi di violenza ovvero gli spazi fuori dai dipartimenti dove sostano i familiari, ci saranno cartelli che avvertiranno la popolazione della presenza di operatori con la bodycam. E la stessa cosa ci sarà per i servizi del 118 quando escono con l'ambulanza, anche qui saranno avvertiti i cittadini. L'aggressività psicopatologica è un fattore di rischio per noi psichiatri che lavoriamo in Spdc, Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, come per un radiologo può essere quello della medicina nucleare, spiega all'Adnkronos Salute Giulio Corrivetti, psichiatra del dipartimento di Salute mentale di Nocera (Asl di Salerno) e segretario Società italiana di psichiatria sezione Campania, che ha collaborato al progetto sperimentale delle bodycam per gli operatori sanitari che l'Asl di Salerno ha presentato.

La sperimentazione che faremo nella Asl di Salerno tutelerà la privacy anche perché in altre situazioni di rischio devono intervenire - se c'è un rischio - le guardie giurate, ad esempio durante una visita o un consulto, conclude Corrivetti.

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