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Emilia-Romagna

Sos ospedali privati: senza infermieri si chiude

di Redazione

La carenza di infermieri preoccupa ed allarma le strutture sanitarie del privato accreditato a Bologna e in Emilia-Romagna. E, inoltre, alla mancanza di infermieri si aggiunge l'impossibilità di reperire il personale medico, specialmente, per le guardie mediche. Tanto che se Regione e Governo non interverranno in tempi brevi il rischio è di non poter più garantire servizi per la salute dei cittadini e conseguentemente chiudere interi reparti ospedalieri.

Manca anche personale per guardie mediche. Aiop: è un'emergenza

La carenza di personale sta mettendo in crisi ospedali ed Rsa. L'allarme Aiop

A parlare di quella che viene definita senza mezzi termini emergenza infermieri è l'Aiop, l'associazione dell'ospedalità privata, dell'Emilia-Romagna da mesi al lavoro nei tavoli regionali competenti per trovare possibili soluzioni.

Siamo in filo diretto con la Regione - spiega il presidente Aiop Emilia-Romagna Luciano Natali - con cui stiamo studiando e impostando possibili risposte al problema, che sta mettendo a rischio l'equilibrio di ospedali ed Rsa, quindi l'equilibrio del sistema sanitario. Occorre superare questa emergenza in fretta, oramai diffusa su tutto il territorio regionale. Ci vorrà tempo per risanare questa piaga, ma abbiamo richiesto lo studio di soluzioni intermedie per dare alle strutture di diritto privato la possibilità di gestire con serenità il lavoro di questi mesi estivi. Confidiamo nel supporto continuo della Regione, conclude Natali.

La speranza di rivedere l'efficace collaborazione pubblico-privato sperimentata con il Covid anche con questa nuova emergenza che richiede forte condivisione tra le parti, un impegno straordinario e provvedimenti forti e risolutivi. Perchè, avverte Aiop, si vuole a tutti i costi scongiurare la chiusura di reparti ospedalieri, solo possibile con l'intervento di Prefetture e Protezioni civili, come richiesto nelle grandi emergenze.

La carenza di infermieri, esplosa ed acuitasi con l'emergenza Covid, nasce nel periodo antecedente alla crisi pandemica, per via di una mancata programmazione e formazione di medici e infermieri, si spiega da Aiop. C'è poi un secondo aspetto che ha influito e riguarda i concorsi indetti dalle Ausl presi d'assalto da concorrenti provenienti in gran numero dalle regioni del sud Italia che, dopo essersi aggiudicati il concorso, hanno ottenuto il trasferimento nelle città di origine vanificando così, in parte, le necessità di copertura di posti vacanti che sono state la vera motivazione dell'avvio dei concorsi. Il fenomeno della mobilità in Emilia-Romagna ha creato un ulteriore vuoto portando all'emergenza attuale, insiste Aiop.

Gli ospedali privati hanno scritto al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l'assessore alla Sanità Raffaele Donini, che raccoglie l'sos lanciato dall'Aiop, ma sottolineando che si tratta di una questione che va affrontata soprattutto a livello nazionale. Alcune possibili soluzioni operative, elenca Aiop: aumentare il numero dei posti nelle scuole di formazione e consentire di utilizzare gli specializzandi per attività operative nelle strutture accreditate, ma anche rendere possibile "prestiti" di personale dal pubblico come pare stia già accadendo in altre regioni come la Toscana, dare facilitazioni che rendano possibile la presenza del personale sanitario nelle strutture private accreditate. Nel frattempo - prosegue Aiop - a livello regionale, potremmo cogliere l'opportunità di permettere in modo generalizzato la libera professione del personale pubblico presso le strutture accreditate, sia per gli infermieri che per i medici.

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