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Assunzioni bloccate, mancano gli infermieri

di Redazione Roma

La carenza di operatori sanitari è strutturale in tutta la regione. E mentre la Cisl di Arezzo mette in guardia dal semaforo rosso alle assunzioni le notizie che provenienti dalla Regione sono allarmanti, i consiglieri regionali Fantozzi e Petrucci domandano perché non viene sbloccato l’ingresso al lavoro dei nuovi.

Assunzioni infermieri Toscana, la Regione: Non esiste nessun deficit di bilanci

Sos infermieri in Toscana. Solo pochi giorni fa il j’accuse di Giampaolo Giannoni, coordinatore regionale Nursind, che esprimeva tutta la propria preoccupazione in merito. Ci sentiamo abbandonati – le sue parole –, siamo seriamente preoccupati dalle difficoltà economiche del fondo sanitario regionale, che abbiamo appreso dalla stampa, e che farebbero paventare il blocco delle assunzioni. Una condizione, questa, che nel concreto diventerebbe ancora più preoccupante considerando l’attuale periodo, con l’incremento dei ricoveri legati al Covid-19 e le ferie del personale.

Il possibile semaforo rosso alle assunzioni di infermieri in Toscana preoccupa, e non poco, anche la Cisl di Arezzo. Le notizie provenienti dalla Regione sono davvero allarmanti. Viene infatti ammesso, in maniera cristallina, che in questo momento non ci sono i fondi disponibili per assumere personale sanitario. Una situazione davvero incettabile che nessuno si aspettava. Ma la Cisl aretina guarda all’imminente futuro. Abbiamo davanti un autunno che sarà condizionato ancora dalla pandemia, che osserverà una ripresa delle attività sanitarie extra Covid – sospese da tempo – e che dovranno prevedere un impegno importante sull’abbattimento delle liste d’attesa. Ma non è tutto. Siamo anche dinanzi a una riorganizzazione, da tutti condivisa, della sanità territoriale con dei progetti già in fase esecutiva, a partire dal ruolo dell’infermiere di famiglia e comunità. Se intendiamo migliorare concretamente i servizi territoriali ci sarà bisogno di personale, non soltanto di progetti su carta.

Ma ad intervenire in maniera decisa sul tema della carenza di infermieri in Toscana – problema che rischia di mandare in tilt il sistema socio-sanitario regionale da qui alle settimane a venire – sono anche i due consiglieri regionali di Fratelli di Italia, Vittorio Fantozzi e Diego Petrucci (quest’ultimo anche componente della Commissione Sanità del consiglio regionale). Illustrano entrambi: La carenza di operatori sanitari è strutturale negli ospedali toscani, con particolare riferimento nella provincia di Lucca. Aggravata oltretutto dalle ferie estive e dalla riapertura dei reparti Covid a causa dell’aumento dei contagi spinti dalla variante Delta. In tale quadro viene da interrogarsi: come mai la Regione prosegue a tenere in stallo l’assunzione di centinaia di infermieri? .

Gli stessi sindacati, senza alcuna distinzione – dalla Cgil alla Cisl, dalla Uil allo stesso Nursind – lamentano: Sono fermi 600-700 inserimenti perché mancano 400 milioni». Immediata la replica del presidente della Regione Toscana, Eugenio GianiNon esiste nessun deficit di bilancio. Si tratta di assunzioni di infermieri che ospedali e Asl si attenevano alla fine dello scorso giugno, e che al momento sono una chimera. Riprendono Fantozzi e Petrucci: La Giunta regionale ha deliberato l’assunzione di centinaia di infermieri ma ancora non ha provveduto ad assumerli. Ci domandiamo il perché, visto il sempre più arduo contesto che stiamo vivendo e l’incremento dei ricoveri per via delle varianti. Quindi snocciolano una serie di numeri: Come fanno notare anche i sindacati di categoria, sull’organico degli infermieri la Regione sfoggia oltre 1.700 assunzioni, ma se si tolgono quelli andati in pensione, in realtà sono soltanto 458 gli addetti in più su scala regionale.

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