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Tagli alle politiche sociali, ko le associazioni ONLUS

di Pietro Caputo

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Con le legge 162/98 il Parlamento sancisce per la prima volta il diritto alla vita indipendente per le persone con disabilità. Per "Vita Indipendente" di intende il diritto della persona disabile all' AUTODETERMINAZIONE e al controllo del proprio quotidiano e del proprio futuro. La "Vita Indipendente" si realizza primariamente attraverso l'assistenza personale autogestita e cioè con l'assunzione di uno o più assistenti personali in forma privata, consociata, tramite agenzie o cooperative, formati dalla persona disabile stessa.

Secondariamente può realizzarsi mediante l'accesso ad interventi socio- assistenziali o mediante il potenziamento di quelli già in atto.(Allegato alla DGR 1910 dd. 5 giugno 2003). Si afferma il diritto a un'assistenza personalizzata a domicilio, pagata con fondi gestiti direttamente dal soggetto interessato. Grazie a questa legge, migliaia di persone hanno potuto condurre un'esistenza dignitosa, con buoni livelli di integrazione sociale e lavorativa.

Oggi tutto questo rischia di sparire. I tagli ai trasferimenti agli enti locali da parte delle ultime Finanziare e il taglio dell'87% dei fondi per le politiche sociali (tra cui l'azzeramento del Fondo per la non autosufficienza) stanno rendendo sempre più difficile il finanziamento di questi progetti previsti dalla legge 162/98. Da quest'anno inoltre è stato introdotto il parametro ISEE anche per la "Vita Indipendente".

A questo proposito Gessica e sua madre Susanna hanno scritto, insieme, una lettera aperta per far comprendere l'importanza di questi fondi per le famiglie ma sopratutto per le persone con grave disabilità, che vedono la "Vita Indipendente" come una vera e propria filosofia di vita, come ci raccontano nella lettera. “Vita autodeterminata”; questo è il vero concetto della vita indipendente, cioè l'autodeterminazione nonostante tutto.

L'autodeterminazione è la chiave della vita, perchè la vita non è solo mangiare, dormire, andare in bagno: autodeterminarsi è l'unico modo per essere veramente se stessi e riuscire ad autodeterminarsi è una conquista per chiunque.

Il punto chiave è che, anche se un soggetto a livello fisico, sensoriale, psichico o mentale, non è autosufficiente, per quanto possibile deve essere lui o lei a decidere tutto ciò che è possibile riguardo alla propria vita.

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