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Intervista a Carlo Celentano, presidente Collegio IPASVI di Salerno

di Rosario Scotto di Vetta

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COSENZA. In occasione del congresso di Praia a Mare organizzato dal coordinamento interregionale IPASVI sul “Il governo dell’innovazione dei sistemi sanitari” abbiamo intervistato il Dott. Carlo Celentano, presidente del Collegio IPASVI di Salerno.

Salerno centro nevralgico del Sud. Grazie al coordinamento si è visto in confronto tra le innovazioni in sanità e le problematiche relative alla professione infermieristica come l’occupazione. Come rendere il binomio qualità ed economicità possibile?

 

"Noi, come categoria, come corpo professionale lavoriamo in sanità da sempre e insieme con i medici siamo la parte numericamente preponderante rispetto alle altre professioni senza nulla togliere al lavoro di tutti quanti gl’altri. Credo che noi ci interroghiamo soprattutto in un momento di crisi come questa, in un momento in cui mancano le risorse. Noi (come IPASVI) ci interroghiamo: Qual è il contributo che noi possiamo dare? Io vengo da Salerno e sono tre anni che si è ripreso un discorso con l'Università di medicina. Chi non ricorda la scuola medica salernitana, quale una delle prime scuole di medicina in Italia? Mi sento orgoglioso di provenire da questa terra, per cui è uscito fuori e credo in un sogno da poter realizzare e poter adattare alla realtà che è quello del servizio e dell’utilità rispetto ai bisogni dei cittadini. Noi riteniamo che sia possibile coniugare sia economicità con quello che è l’aumento della qualità dell’assistenza investendo in cultura, investendo sulle idee delle persone, nelle intelligenze, lì dove la spesa è minore e il rendimento secondo noi è maggiore."

 

Circa 450 persone in questi tre giorni, c’è una forte presenza degli studenti. Il messaggio che volete lanciare è quello di investire nei giovani e dare loro l’opportunità di parlare e confrontarsi già da adesso? 

 

"I giovani sono il futuro della nostra professione e i giovani sono il futuro dell’Italia percui investire in loro, renderli partecipe e farli entrare adesso in un mondo in cui loro dovranno pur vivere e convivere con tutti i problemi. Quindi noi utilizziamo la loro energia guidata da quelle che sono le esperienze di chi fa professione da 30 o 40 anni."

 

La rappresentanza sembra essere qualcosa di molto complesso, spesso c’è confusione tra Collegi IPASVI e sindacati. Nella sua relazione conclusiva ha detto: "Per andare lontani bisogna stare insieme tenendo in mano un mattone". Questo mattone per costuire cosa?

 

"Stare insieme, lavorare tutti guardando nella stessa direzione al di là delle diversità che ci devono essere che sempre sono fonte di arricchimento. Il mattone perché mi sono rifatto alla cellula, unità fondamentale costitutiva dell’organismo, quello che è il mattone. Insieme con altre sostanze, come il cemento e calce, cioè sindacati, cittadini, la formazione e l’università, noi dobbiamo rendere il prodotto quando più attinenti rispetto a quelli che sono i bisogni della società."

 

C'è stata recentemente una selezione di mobilità qui a Salerno. Ci sono state diverse le segnalazioni arrivate a Nurse24.it che denunciavano le irregolarità sull’espletamento della prova. Avete già intrapreso qualche iniziativa per capire meglio questa situazione o avete intenzione di intraprenderla?

 

"Sono arrivate delle segnalazioni anche abbastanza corpose che stiamo vagliando, però chiaramente le iniziative che noi possiamo prendere se riscontreremo da uno studio fatto con ufficio legale e se ci sono irregolarità a norme o regolamenti, è certo che noi dobbiamo intervenire, la funzione del Collegio è quella di intervenire tra disguidi che possono avvenire tra i professionisti con gli enti di appartenenza. Però chiaramente prima di fare questo, la situazione va guardata, va studiata perché colleghi sono persone che l'hanno superata e colleghi sono quelli che non l’hanno superata. E soprattutto questa è un’azione che voglio intraprendere. Io ho la fortuna di lavorare in provincia di Salerno e lavoro in coordinamento con tutte le sigle sindacali, nessuna esclusa, ci confrontiamo sui problemi, riusciamo a restare nei nostri ambiti chi per un verso chi per un altro e adesso io ho una riunione congiunta per cercare di risolvere nei migliori dei modi insieme per il bene dell’utenza, dei professionisti perché questa è una delle prime e poche occasione di chiamata a lavoro dalla Regione Campania da oltre 20 anni".

 

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