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Opi Taranto: infermieri mortificati e poco valorizzati

di Redazione Roma

Il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Taranto, Pierpaolo Volpe, ha scritto una lettera pubblica ai vertici dell’Asl tarantina, lamentando un’importante assenza di riconoscimento delle funzioni specialistiche e competenze avanzate nei confronti degli infermieri. L’obiettivo è chiaro: Stimolare una discussione proficua sulla valorizzazione della professione.

Opi Taranto, Volpe: Basta mortificazioni per gli infermieri

Assenza di riconoscimento delle funzioni specialistiche e delle competenze avanzate ai professionisti sanitari. Il presidente dell’Opi di Taranto, Pierpaolo Volpe, con una lettera inviata al direttore generale, Vito Gregorio Colacicco, al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e all’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, prende ferma posizione nei confronti della Azienda sanitaria locale della provincia di Taranto. E chiede maggiore attenzione nei confronti degli operatori.

Riconoscimento degli incarichi specialistici agli infermieri

All’interno della nota il presidente Volpe rammenta che il Ccnl comparto Sanità sottoscritto il 21 maggio 2018 ed entrato in vigore il primo giugno di quell’anno, all’articolo 16 rubricato “Contenuto e requisiti degli incarichi di funzione per il personale del ruolo sanitario e dei profili di collaboratore professionale assistente sociale ed assistente sociale senior” apre all’opportunità di riconoscere incarichi specialistici agli infermieri in possesso di master specifici in attuazione della legge 43/2006 (“Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali”) specificatamente richiamata nell’articolato contrattuale.

Il presidente dell’Ordine degli infermieri di Taranto lamenta però che, a distanza di quattro anni, a nessun infermiere della Asl Taranto – che ad oggi non si è dotata neanche di un regolamento per l’attuazione del disposto contrattuale, precisa ancora – è stato attribuito un incarico di funzione.

È impossibile non rilevare come vi sia una mortificazione della professione infermieristica ed in generale di tutte le professioni sanitarie a vantaggio della conservazione di un sistema oramai vetusto, fa presente Volpe, precisando poi che la Provincia di Taranto in materia di riconoscimento delle competenze avanzate e delle funzioni specialistiche è fanalino di coda in Italia e molto indietro anche rispetto ad altre Asl della Regione Puglia.

Panoramica sulla Dirigenza delle professioni sanitarie

Anche in merito alla Dirigenza delle professioni sanitarie, prevista dal combinato disposto delle leggi 43/2006 e 251/2000 (“Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica”), siamo indietro anni luce rispetto alle Aziende sanitarie del centro e del nord Italia, ma anche rispetto ad altre Asl confinanti.

E ancora, Volpe segnala che altri dipartimenti sono privi di dirigenti delle professioni sanitarie, e che presso l’Asl Taranto rispetto – rispetto ad altre Asl pugliesi – non è stato istituito il Dipartimento delle professioni sanitarie utile alla risoluzione di molte problematiche ancora presenti.

Quindi la proposta del presidente dell’Opi Taranto: Ad invarianza di spesa la suddivisione dei dirigenti delle professioni sanitarie per macroaree potrebbe rispondere in modo funzionale al bisogno di prevedere la presenza di un dirigente delle professioni in “settori” ancora privi di una governance delle professioni sanitarie, riconoscendo così anche a questa figura un incarico di tipo gestionale di direzione di struttura complessa.

Attività di supporto universitario, la Puglia arranca

Anche per quanto riguarda le attività di supporto universitario – riporta ancora la lettera – la Asl Taranto e la Puglia sono indietro. Si richiede per l’accesso alla funzione di Direttore delle attività didattiche del corso di laurea in infermieristica il possesso della laurea magistrale, ma l’inquadramento e conseguentemente la retribuzione resta quella del personale del comparto priva di indennità e di riconoscimento delle funzioni specialistiche.

Quindi Volpe porta un esempio concreto: Si osserva, invece, come vengano istituite strutture ex novo con attribuzioni di incarichi di alta specialità e professionalità a dirigenti medici, come per esempio la struttura semplice dipartimentale di Wound Care per la gestione delle medicazioni avanzate, che in altre regioni vede come responsabile della rete assistenziale delle lesioni cutanee un Infermiere con competenze avanzate e specialistiche in cura delle ferite. La Regione Toscana ne è un esempio lampante dove Sara Sandroni, infermiera specializzata in wound care e responsabile rete assistenziale lesioni cutanee presso l’Azienda Usl Toscana Sud Est, ha ricevuto un riconoscimento internazionale a Londra ed è stata premiata al British Journal of Nursing Awards 2022 e al Journal of Wound Care Awards.

Giornalista
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