Iniziativa del Collegio Ipasvi di Torino per conoscere meglio ed evitare i contratti della cooperative sociali.

Il Collegio di Torino e la Federazione Nazionale degli infermieri non possono fare altro che condannare ogni penalizzazione della professione infermieristica, a prescindere se questa sia o non sia scritta in un qualsivoglia contratto.

Nella fattispecie il contratto a cui si fa riferimento è quello delle cooperative sociali: un vaso di Pandora da cui per gli infermieri è cosa nota che escano tutti i mali possibili, ma al quali spesso molti colleghi sono costretti ad arrendersi per l’impossibilità di trovare un lavoro degno di questo nome.

A tal proposito, in particolare il Collegio IPASVI di Torino, presieduto da Maria Adele Schirru, più volte si è espresso in maniera forte contro questo tipo di odioso trattamento rivolto verso i professionisti.

Anzi sarebbe bene, in questo senso, che tutti i sindacati che, per loro mandato, devono tutelare la nostra professione dal punto di vista dei diritti dei lavoratori – tutti, senza escludere alcuna sigla che ne abbia la potestà in quanto rappresentativa – entrassero nel merito di questi capitoli contrattuali, peraltro scaduti e quindi da rinnovare come tutti gli altri contratti, per non lasciare i propri iscritti, i propri colleghi, in balìa di situazioni dissacranti per la professione.

Il fatto poi che tra i firmatari ci siano anche i sindacati confederali (non della sanità, ma delle cooperative sociali, appunto) non rappresenta per l’Ipasvi alcun tipo di attenuante alle critiche mosse e che si confermano ,chiedendo a ogni infermiere che subisca abusi, di denunciarli al proprio Collegio.

Si conferma l’impegno da parte del Collegio IPASVI, di Torino e nazionale, a contrastare queste forme di sfruttamento di risorse interloquendo con le istituzioni preposte al fine di addivenire ad una revisione dei contenuti degli attuali contratti, con particolare riferimento a quelli delle Cooperative.