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Nursing Up: inchiesta nazionale su stress da lavoro, burnout e mobbing tra gli infermieri

di Redazione

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ROMA. Studi e approfondimenti promossi dal Nursing Up confermano un’evidenza che da anni il nostro sindacato propone all’attenzione delle istituzioni e dei media: gli operatori sanitari, in particolare gli infermieri, sono soggetti a molteplici rischi; si va dai fattori di rischio specifici come quelli fisici (es. radiazioni), chimici (anestetici), biologici (agenti infettivi), a quelli generici legati ad attività comuni o a stress da lavoro.

 

Il carico di lavoro, lo stile della dirigenza, la qualità delle relazioni professionali e il coinvolgimento emotivo hanno un peso significativo – nella professione infermieristica – su stress e burnout del personale.

 

Nell’Unione Europea lo stress legato all’attività lavorativa è il secondo problema di salute più comune, dopo il dolore alla schiena, che colpisce quasi un lavoratore su tre.

 

• Sono 40 milioni i lavoratori che ogni anno accusano disturbi correlabili allo stress, con un conseguente costo sociale che ammonta a 20 miliardi di euro.

 

• Il 50% di questi lavoratori ritiene che la causa principale sia la pressione temporale (troppo da fare in poco tempo).

 

• Oltre il 30% ritiene che la causa principale sia il mancato controllo sul compito.

 

• Il 23% attribuisce allo stress frequenti sintomi di stanchezza generalizzata (senza causa apparente e ancor prima di iniziare la giornata lavorativa). Fonte dei dati è l’Agenzia Europea per la Sicurezzae e la Salute sul Lavoro (Bilbao).

 

In particolare, nella popolazione infermieristica lo stress lavorativo è stato associato a disturbi del sonno, fatica cronica, dolori muscoloscheletrici, dispepsia e sindrome del colon irritabile, mal di testa, depressione, burnout, percezione soggettiva di scarsa salute, insoddisfazione lavorativa, demotivazione, elevato turnover, assenteismo, infortunio, abuso di alcool, farmaci e tabagismo.

 

Questo impatto è diverso in funzione della soggettività di ciascun infermiere variando considerevolmente anche tra i diversi ambienti e le differenti aree d’intervento (medicina, chirurgia, pronto soccorso/urgenza, psichiatria ecc.), ovvero anche in base ad aspetti oggettivi della realtà lavorativa e alle scelte operate nel contesto organizzativo di lavoro.

 

Per questi motivi e in relazione alla circostanza che fino ad oggi la voce degli infermieri su questo problema non ha trovato attenzioni da parte delle Istituzioni italiane, il Nursing up ha avviato un progetto finalizzato a costruire un dossier sulla materia, da portare all’attenzione delle istituzioni, sino a quelle dell’Unione Europea, forse più attente alla problematica in questione.

 

Con il mese di maggio 2014 partirà un’iniziativa senza precedenti.

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