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ginecologia

La regolazione naturale della fertilità

di Sara Visconti

La fertilità umana è la capacità biologica di concepire un figlio in seguito al rapporto sessuale tra un uomo e una donna e di far sì che la gravidanza instauratasi sia di durata adeguata ad assicurare la vitalità del bambino dopo il parto. La regolazione naturale della fertilità è la capacità di leggere i cambiamenti ormonali nel corpo della donna per determinare giorno per giorno la sua infertilità o la sua fertilità. Esistono metodi diagnostici che consentono alla donna di individuare la presenza o assenza della fertilità nel proprio ciclo mestruale, attraverso la rilevazione di segni e sintomi naturali.

Perché è importante conoscere la propria fertilità

Ci sono vari metodi per identificare i giorni di fertilità di una donna, tra cui il metodo temperatura basale 

L'apprendimento dei metodi naturali può costituire, a partire dagli adolescenti e giovani, un'opportunità di conoscere più approfonditamente il proprio corpo; è poi utile nella vita di coppia per attuare con serenità una procreazione responsabile, nella scelta consapevole e libera, secondo le proprie esigenze, di aprirsi alla ricerca della gravidanza, oppure di rinviare o evitare il concepimento.

Metodi per calcolare i giorni fertili

Per identificare i giorni fertili è necessario prima di tutto conoscere il ritmo e la lunghezza del proprio ciclo mestruale, quindi osservarlo per qualche mese. L’ovulazione avviene circa due settimane prima della mestruazione successiva, se il ciclo mestruale si ripete regolarmente ogni 28 giorni l’ovulazione sarà intorno al 14° giorno.

Il giorno dell’ovulazione e le 48 ore che la precedono rappresentano i giorni più fertili in assoluto, ma la finestra fertile può iniziare circa 3-4 giorni prima dell’ovulazione e terminare il giorno successivo, sia perché l’ovocita sopravvive circa 24 ore sia perché gli spermatozoi nel tratto genitale femminile sopravvivono circa 72-96 ore.

Quindi avere rapporti nei giorni che precedono l’ovulazione fa sì che nel momento in cui l’ovocita viene liberato esso si trovi immediatamente circondato da un ambiente ricco di spermatozoi. È opportuno ricordare, però, che il calcolo dell’ovulazione sulla base della data in cui sono comparse le mestruazioni è suscettibile di errore, anche per le donne con cicli mestruali regolari.

A volte, infatti, l’ovulazione può essere anticipata o ritardata rispetto al giorno previsto rendendo, in tal modo, vano il calcolo numerico. Perciò esistono dei metodi che consentono di prendere in considerazione altri segni naturali derivanti dalle variazioni ormonali del ciclo ovarico.

Metodo Billings

Si basa sulla rilevazione da parte della donna del sintomo del muco cervicale che non necessita di visite interne vaginali, ma semplicemente dell’osservazione del muco a livello vulvare. In ogni donna l'ovulazione è sempre preceduta e accompagnata da una particolare secrezione di muco prodotta dal collo dell’utero per effetto della stimolazione degli ormoni ovarici (estrogeni e progesterone).

Il muco cervicale svolge un ruolo determinante per la sopravvivenza degli spermatozoi nell'organismo femminile, nell'impedire o favorire il loro passaggio attraverso il collo dell'utero, nel selezionare degli spermatozoi inadatti al concepimento, nel contribuire alla capacitazione spermatica.

L’obiettivo della donna sarà quindi quello di notare il cambiamento del muco cervicale che nel periodo infertile (Quadro Non Fertile di Base-QNFB) sarà di quantità ridotta e di consistenza densa e viscosa (a seconda della fase preovulatoria o post ovulatoria), nel periodo fertile/ovulatorio (sintomo del picco) sarà di consistenza fluida e acquosa, abbondante e trasparente.

Metodo temperatura basale

È un metodo semplice e non invasivo che sfrutta l’effetto termogenico del progesterone. Per temperatura basale si intende quella temperatura misurata in condizioni ideali di completo riposo, al mattino, al risveglio, dopo alcune ore di sonno continuato e prima di intraprendere qualsiasi attività, rilevata per via rettale, vaginale oppure orale.

Occorre poi registrarla su un apposito grafico per notare il suo andamento. La temperatura basale in un ciclo ovulatorio presenta un caratteristico andamento bifasico: rimane ad un livello basso dall'inizio del ciclo fino all'ovulazione; quindi, nella fase post-ovulatoria, per effetto del progesterone prodotto dal corpo luteo sui centri termoregolatori ipotalamici, la temperatura si innalza di qualche decimo di grado e rimane ad un livello più alto fino all'arrivo della mestruazione successiva.

Tuttavia non sempre la curva termica presenta un chiaro rialzo termico: questo può essere graduale, a scalini, a denti di sega, ecc. per interpretare queste curve termiche atipiche sono stati messi a punto vari sistemi; ciò può essere dovuto al fatto che la temperatura basale è influenzata da molti fattori come sonno, ora del risveglio, assunzione di alcol, bevande calde, stress fisico ed emotivo, febbre, cambiamento della temperatura ambientale e del clima, squilibri ormonali. Di solito viene usato in associazione ad altri metodi, risultando così più affidabile.

Metodo sintotermico

I metodi sintotermici si fondano sull’osservazione combinata di più segni e sintomi: il muco cervicale, la temperatura basale, le modificazioni della cervice uterina (apertura e posizione all’autopalpazione), la durata del ciclo ed altri parametri e/o sintomi più soggettivi e variabili, quali dolore ovulatorio e spotting.

La combinazione in diversa maniera di questi segni e sintomi determina la possibilità di avere più metodi sintotermici: il metodo sintotermico CAMEN e il metodo sintotermico Rötzer. Questi differiscono tra loro per modalità di valutazione del rialzo termico, importanza data ai vari segni e sintomi, diverse regole applicative.

Come proporre i metodi per la regolazione naturale della fertilità?

Sono vari i contesti in cui si può parlare di regolazione naturale della fertilità:

  • Consultorio e ambito sanitario: ostetriche e ginecologi possono offrire una consulenza specifica inserita in occasione di visite specialistiche, di corsi di accompagnamento alla nascita o di percorsi di educazione affettivo-sessuale per adolescenti
  • Consulenza psicologica o psicoterapia: qualora i professionisti abbiano la percezione che la persona/coppia potrebbe essere interessata a ricevere informazioni sui metodi naturali è opportuno affrontare l’argomento nella duplice ottica di aprire nella coppia un maggiore dialogo su questo tema e eventualmente sulla sessualità in generale, e permettere alla persona di comprendere meglio sé stessa, conoscere la propria fertilità e il proprio corpo
  • Consulenza educativa: in occasione dei percorsi di educazione affettivo-sessuale per pre-adolescenti, adolescenti e giovani e nei percorsi prematrimoniali

In Italia esistono inoltre delle associazioni, come La Confederazione Italiana dei Centri per la Regolazione Naturale della Fertilità, che formano insegnanti sui vari metodi naturali che possono essere di supporto alle donne/coppie che ne hanno bisogno.

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