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Patologia

Iperaldosteronismo

di Monica Vaccaretti

L'iperaldosteronismo è una condizione clinica caratterizzata da un eccesso di produzione di aldosterone, l'ormone steroideo secreto dai surreni, piccole ghiandole piramidali situate sopra i reni e costituite da una zona esterna corticale ed una più interna midollare che produce catecolamine, ossia adrenalina e noradrenalina.

Cos’è l’iperaldosteronismo

molecola aldosterone

Molecola di aldosterone: fondamentale per la regolazione dei livelli di Na-K nell'organismo e il controllo della volemia.

Nel corticosurrene – costituito da tre zone sovrapposte istologicamente e funzionalmente diverse (glomerulare, fascicolata, reticolare) – avviene invece la sintesi di steroidi mineraloattivi, soprattutto aldosterone.

La sua produzione glomerulare è regolata dalla corticotropina o ormone adrenocorticotropo (ACTH) nell'ipofisi e soprattutto dal sistema renina-angiotensina.

L'aldosterone circola nel sangue in forma libera o debolmente legata all'albumina, viene rapidamente metabolizzato ed escreto sia dal fegato che dal rene. Agisce sui tubuli renali dove provoca il riassorbimento di sodio e cloro e la contemporanea eliminazione di potassio e ioni idrogeno.

La principale azione dell'aldosterone è la regolazione dei livelli di sodio e potassio nell'organismo e il controllo della volemia ossia il volume del sangue circolante. Con il sistema renina angiotensina, l'aldosterone condivide l'attività di mantenimento del bilancio idrico dell'organismo ai fini del controllo della pressione sanguigna.

Specificatamente, esso determina ritenzione di sodio e perdita di potassio. Sotto l'influenza di questo potente mineralcorticoide diminuisce l'escrezione renale di ione sodio e aumenta quella di ioni potassio e idrogeno. L'aldosterone viene quindi secreto per ripristinare l'equilibrio in condizioni di iperpotassiemia (elevata concentrazione di potassio nel sangue) o di iponatriemia, ossia ridotta concentrazione plasmatica di sodio.

Si tratta di una malattia endocrina e metabolica classificata in due forme- primitiva e secondaria - che in ogni caso può causare ipertensione, con il rischio associato di danni cardiovascolari, in seguito al fatto che il rene trattiene notevoli quantità di sodio con relativo aumento dei liquidi circolanti.

Iperaldosteronismo primitivo

L'iperaldosteronismo primitivo, relativamente raro, è un disordine caratterizzato da una aumentata ed autonoma produzione di aldosterone sostenuta da una iperplasia: un adenoma monolaterale della corteccia surrenale noto come Morbo di Conn (la forma più comune, 60%) e un carcinoma secernente aldosterone.

Nel 40% dei casi l'iperaldosteronismo è idiopatico, caratterizzato da iperplasia bilaterale delle ghiandole surrenali, sia micro che macronodulare. Raramente, l'iperaldosteronismo è causato da un difetto genetico sul cromosoma 8 e viene definito glucocorticoido-sensibile.

L'eccessiva produzione di aldosterone che si verifica nei soggetti colpiti da tumori funzionali delle ghiandole surrenali provoca una serie di alterazioni biochimiche e l'instaurarsi di un quadro clinico che sono patognomici. L'ipersecrezione di aldosterone a livello renale determina un riassorbimento di sodio e dell'escrezione di potassio con conseguente ritenzione idrica ed espansione di volume senza, tuttavia, la comparsa di edemi.

Iperaldosteronismo secondario

L'iperaldosteronismo secondario insorge in seguito a numerose situazioni patologiche che provocano ipovolemia. È caratterizzato dalla presenza di valori elevati di aldosterone con renina normale e si traduce in una brusca riduzione dell'eliminazione di sodio con le urine.

Può essere dovuto ad una iperattività del sistema renina-angiotensina, da iperplasia fibromuscolare, da stenosi dell'arteria renale. Può essere associato o meno all'ipertensione arteriosa ed è dovuto alla stimolazione della zona glomerulare da parte di fattori extrasurrenali.

Le forme con ipertensione arteriosa includono l'ipertensione nefrovascolare, l'ipertensione maligna, l'ipertensione da estrogeni (tipicamente in gravidanza o in seguito all'assunzione di estroprogestinici) e il reninoma, un raro tumore benigno caratterizzato da un'autonoma iperproduzione di renina.

Nelle forme senza ipertensione arteriosa l'eccesso di produzione di aldosterone avviene in risposta alla presenza di ipovolemia a causa di scompenso cardiaco, sindrome nefrosica, cirrosi epatica con ascite, emorragie acute oppure in seguito a tubulopatie renali e disidratazione per diarrea, vomito, abuso di diuretici e lassativi.

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