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Ministero della Salute

Donne protagoniste Sanità: voce negata nel Tavolo Ministero

di Redazione

Una lettera aperta è stata inviata ai Ministri da parte della Community Donne Protagoniste in Sanità, un gruppo composto da quasi duemila professioniste del settore sanitario e sociale. L'obiettivo di questo gruppo è quello di contribuire allo sviluppo, alla crescita e all'innovazione nel campo socio-sanitario, mediante l'elaborazione di un pensiero prevalentemente femminile. Un appello che arriva pochi giorni dopo di quello che riguardava l'esclusione, allo stesso tavolo, dei professionisti sanitari.

Donne protagoniste in Sanità chiedono una rappresentanza femminile al Tavolo ministeriale: un appello per un sistema equo e inclusivo

Nella lettera - firmata da Monica Calamai, Coordinatrice della Community Donne Protagoniste in Sanità - si esprime profonda preoccupazione e delusione riguardo alle nomine del Tavolo istituito dal Ministero della Salute per la revisione degli standard di ospedali e territorio. È stato sottolineato che - è estremamente difficile comprendere come, nonostante le donne rappresentino il 70% degli operatori nel settore sanitario, non sia stata inclusa nemmeno una donna in tale Tavolo. Questa mancanza di rappresentanza femminile è stata definita umiliante per le tante professioniste del Servizio Sanitario Nazionale, soprattutto considerando l'importanza di un contesto decisionale così rilevante.

La decisione di escludere le donne dal Tavolo è stata considerata un chiaro indicatore del persistente problema di disuguaglianza di genere in Italia, come confermato anche dal recente Global Gender Report, secondo il quale il Paese ha subito addirittura un regresso rispetto all'anno precedente. È stata sottolineata anche l'assenza di figure provenienti dalle professioni sanitarie, attori chiave nel sistema salute e nella cura dei pazienti. È stato evidenziato come un tavolo tecnico possa affrontare in modo adeguato le problematiche legate ai DM 70 e 77 solo coinvolgendo coloro che vivono e affrontano quotidianamente le sfide del settore sanitario. La mancanza di rappresentanza solleva dubbi sulla validità e completezza delle decisioni e dei documenti prodotti.

La lettera ha concluso riconoscendo la responsabilità dei Ministri e chiedendo loro di correggere urgentemente la composizione del tavolo tecnico, includendo donne qualificate e rappresentanti delle professioni sanitarie. Sottolinendo che solo attraverso la loro partecipazione sarà possibile garantire decisioni complete, efficaci ed equilibrate che soddisfino le esigenze di tutti i cittadini.

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