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Carenza infermieri, Schillaci apre alla figura del super Oss

di Redazione

Stiamo valutando di individuare nuovi operatori con percorsi formativi più brevi così da poter essere immessi più velocemente nel Servizio sanitario nazionale per supportare il lavoro infermieristico che oggi è sempre più specialistico. Così il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che - di fatto - apre alla figura del Super Oss già in fase di sperimentazione in alcune regioni.

Operatori di supporto agli infermieri con percorsi formativi più brevi

super oss

Soluzioni tampone alla carenza di infermieri: Schillaci pensa ad operatori di supporto con percorsi formativi più brevi e importazione di infermieri dall'estero.

L'assistenza territoriale va potenziata con il personale. C'è un problema chiaro ed evidente di carenza per quanto riguarda il personale infermieristico, soprattutto nei prossimi tre anni: gli infermieri oggi - ha sottolineato Schillaci a Campobasso, nel corso di un incontro promosso dal candidato del centrodestra alla carica di presidente della Regione, Francesco Roberti - hanno un percorso formativo lungo e complesso che comprende oltre alla laurea triennale, spesso anche una biennale specialistica e il dottorato di ricerca, per svolgere compiti sempre più qualificati.

Una soluzione – accanto al reclutamento di infermieri dall’estero, a patto che provengano da nazioni che hanno come l'Italia un percorso di laurea di alto livello - è quella di far fronte alla grave carenza di infermieri individuando nuovi operatori con percorsi formativi più brevi così da poter essere immessi più velocemente nel servizio sanitario nazionale per supportare il lavoro infermieristico che oggi è sempre più specialistico.

Di fatto, un’apertura verso quello che è ancora un nuovo profilo professionale di interesse sanitario senza nome specifico (sul tavolo dei lavori di Regioni, ordini professionali, sindacati e stakeholder della sanità è noto ancora come “XX”, ma che di fatto seguirebbe l’esperienza del Super Oss, in sperimentazione in alcune regioni (come Veneto e Lombardia).

La questione infermieristica, ha aggiunto Schillaci, è un problema non solo italiano. Stiamo guardando con interesse anche ad altre nazioni che hanno come l'Italia un percorso di laurea di alto livello, per poter eventualmente attrarre da fuori, nei prossimi due e tre anni, il personale infermieristico necessario per rispondere a quelli che sono i dettami, in particolare della Medicina del territorio, sul Pnrr.

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