Le difficoltà di trovare un posto per il proprio mezzo vicino agli ospedali è un fattore di stress per gli operatori sanitari pendolari. La denuncia di Nursind: Non è un problema secondario, mina seriamente la già precaria condizione di benessere lavorativo dei nostri professionisti
La situazione è inaccettabile, le Aziende e il Comune intervengano

Ospedale Sant'Orsola di Bologna
Non solo burnout, minacce e violenze all’ordine del giorno, o stipendi che non coprono il costo della vita in città: Bologna non è affatto una città per gli infermieri.
Dopo la testimonianza di un infermiere del Sant’Orsola che ha deciso di tornare a lavorare nel suo paese di origine, al sud, a causa del carovita e di una busta paga che copriva a malapena le spese dell’alloggio in città, arriva un’altra denuncia sulle difficoltà dei camici azzurri nel capoluogo emiliano.
A lanciarla è il sindacato Nursind che rivela come diversi infermieri pendolari che lavorano a Bologna sono costretti a partire anche tre ore prima dell’inizio del turno
oppure a dormire in auto in caso di reperibilità, per essere al proprio posto in caso di necessità nel minor tempo possibile
. E questo a causa del problema dei parcheggi che riguarda tutte e quattro le aziende sanitarie bolognesi: le due Ausl (anche Imola, quindi), il Sant’Orsola e il Rizzoli.
Tutto ciò non è più accettabile – afferma Antonella Rodigliano, segretaria del Nursind Bologna – non essendoci posti auto disponibili neppure nelle vicinanze, alla fine per tanti è come dover affrontare un doppio turno, aumentando notevolmente lo stress a cui già sono sottoposti i nostri professionisti della salute, con evidenti ripercussioni negative anche sulla loro gestione dei tempi di vita
.
Non è la prima volta che gli infermieri sollevano la questione: È da tempo che chiediamo un intervento su questo – prosegue infatti Rodigliano – anche ipotizzando degli investimenti economici ad hoc, ma finora non abbiamo mai ottenuto risposte o proposte concrete
.
Garantire posti nei parcheggi dati in gestione ai privati
Si deve trovare una soluzione: la proposta che fa Nursind è di seguire l’esempio di alcuni ospedali, che hanno parcheggi nelle vicinanze affidati in gestione ai privati: Servirebbe intervenire anche su questi, garantendo posti auto per i nostri professionisti
, suggerisce il sindacato.
La nostra professione sta già vivendo un momento complicato – conclude la portavoce locale di Nursind – e non possiamo permetterci di aumentarne le difficoltà. Chiediamo un intervento serio da parte delle nostre aziende, della politica e del Comune di Bologna
.
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