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Emergenza personale sanitario: estate critica tra carenze, ferie e rinforzi insufficienti

di Redazione

Tra piani ferie e piani estivi, in particolare nelle zone turistiche, le Aziende sanitarie devono far fronte a una missione titanica: trovare personale. Le situazioni più critiche nei Pronto soccorso dove “manca il 30% del personale”, un problema che riguarda tutta l’Italia, sostiene Tiziano Carradori, direttore generale Ausl Romagna. In Versilia Fials denuncia: Rinforzi? Dall’Azienda solo briciole.

Estate e sanità: la Romagna in affanno tra ferie e carenza di personale

pronto soccorso rimini

Nei pronto soccorso della Romagna c'è il 30% di personale in meno rispetto a quanto ne servirebbe in organico.

Noi siamo pronti ad assumere nuovi medici anche domani. Il problema è che non si trovano: da una delle zone più turistiche d’Italia, la Romagna, allarga le braccia Tiziano Carradori, direttore generale Ausl, interpellato sulla carenza di sanitari e la difficoltà di trovare rinforzi per la stagione estiva.

La provincia di Rimini, con i suoi circa 350 mila abitanti, nei mesi estivi si trova una popolazione almeno cinque volte più grande: la stagione estiva richiede dunque una programmazione del personale attenta non solo ai piani ferie, ma soprattutto a questo enorme incremento di utenza, in particolare nei pronto soccorso.

Pronto soccorso sotto organico: mancano medici e infermieri

Ma bisogna fare i conti con la realtà: interpellato sulle pagine locali del quotidiano “il Resto del Carlino”, con particolare riferimento al Ps di Rimini, il Dg dell’Ausl Romagna ammette le difficoltà: Oggi nei pronto soccorso abbiamo il 30 per cento di personale in meno rispetto a quanto ne servirebbe in organico. Non è un problema solo nostro – aggiunge – riguarda tutta Italia.

Ma qualcosa si deve fare: abbiamo messo in campo e quest’estate 50 guardie mediche – spiega Carradori – Vorremmo assumere nuovi medici per i pronto soccorso, non solo per la stagione estiva. Ma il problema resta sempre quello: non si trovano. Cercheremo di fare il possibile, con i turni e non solo.

Vede poi il bicchiere mezzo pieno sul fronte infermieri: Il nostro piano ne prevedeva l’assunzione di 360 nuovi rinforzi per ospedali, case della salute e i vari servizi territoriali, come le nuove figure degli infermieri di famiglia e siamo a buon punto – assicura – ma rispetto al piano che ci siamo dati mancano ancora 86 infermieri.

Ascoli Piceno, l’Usb boccia il piano ferie: rischio tenuta dei reparti

Non solo zone turistiche: timori per l’andamento dei prossimi mesi sono stati avanzati anche dalla Rsu Usb dell’Ast di Ascoli. Nel corso del terzo incontro di trattativa con la Direzione aziendale, a inizio giugno, la sigla ha espresso forte preoccupazione per le scelte organizzative e gestionali legate al piano ferie 2025, approvato di recente, e alla cronica carenza di personale.

I delegati sindacali hanno ribadito in una nota congiunta la contrarietà ad alcune misure intraprese: in primis all’accorpamento dei reparti di Chirurgia e Ortopedia dell’Ospedale Mazzoni, considerato inadeguato e dannoso per la tenuta dell’offerta sanitaria nel territorio.

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