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Fiaso: meno medici sul 118, però il sistema funziona bene

di Silvia Ancona

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La questione della presenza dei medici sulle ambulanze è ancora molto calda e al centro di numerose polemiche. Uno studio presentato dalla Fiaso — basatosi sull'analisi di 18 aziende di emergenza sanitaria di 12 regioni italiane — ha rivelato la reale ed attuale composizione del personale sul 118 che, nonostante la notevole carenza di medici, resta conforme ai modelli internazionali e delinea un quadro del sistema emergenza complessivamente positivo. A sottolinearlo Maria Paola Corradi, Vice Presidente Fiaso e Dg dell'Ares 118.

Infermieri, medici, volontari sulle ambulanze: Fiaso riporta i numeri

Il quadro generale relativo alla tipologia di personale che compone i 118 è complessivamente positivo ed emerge dallo studio condotto e presentato dalla Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) che rappresenta una gran parte delle aziende sanitarie italiane.

Basandosi sull'organizzazione di 18 aziende di emergenza sanitaria di 12 aree regionali italiane, lo studio ha rivelato le percentuali relative alla presenza di medici, infermieri e volontari sulle ambulanze: solo il 15% di queste hanno a bordo il medico, il 30% viaggia con l'infermiere ed il restante 55% è composto esclusivamente da volontari e soccorritori non sanitari.

La ricerca si è concentrata sui modelli organizzativi delle centrali operative, del trasporto sanitario su gomma e dell'elisoccorso. Le aree regionali interessate sono state la Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Azienda Uom di base Uom con infermiere Uom con medico
DIRES Basilicata 0% 55% 45%
Emilia Ovest 76% 10% 14%
Emilia Est (Ausl Bologna) 48% 38% 13%
Romagna 4% 82% 14%
ARES 118 0% 86% 14%
ASL 1 Imperiese 84% 0% 16%
ASL 2 Savonese 83% 0% 17%
ASL 4 Chiavarese 77% 0% 23%
IRCCS AOU San Martino - IST 89% 0% 11%
AREU 87% 5% 8%
ASL CN1 56% 3% 41%
ASL LECCE 15% 19% 66%

Le percentuali rappresentano la media fra tutte e 12 le aree analizzate ma, osservando bene i numeri relativi ad ogni azienda, emerge una forte disomogeneità: vi sono Asl — come quella leccese — in cui la presenza di medici sulle ambulanze arriva fino al 66% contro l'8%, invece, dell'Areu della Lombardia.

L'assistenza territoriale nell'emergenza, però, non ha riportato esiti negativi seppure la scarsa presenza di medici a bordo dei mezzi di soccorso, ma anzi il giudizio complessivo è positivo.

La presenza di personale medico nelle Unità operative mobili è perfettamente in grado di garantire l'adeguata assistenza ai pazienti codice rosso, che rappresentano circa il 5% degli interventi — ha sottolineato Maria Paola Corradi, Vice Presidente Fiaso e Dg dell'Ares 118 — nei casi meno gravi il personale infermieristico e i volontari adeguatamente formati sono addestrati a gestire i parametri vitali dei pazienti in qualsiasi circostanza, nella fase di soccorso e trasporto.

Un sistema, quindi, che — a detta della Corradi — oltre che a funzionare bene e a garantire l'adeguata assistenza all'emergenza sembrerebbe essere perfettamente conforme ai livelli internazionali.

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