Rinnovo del contratto sanità, un altro flop per il tavolo Aran-sindacati
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Dopo la ‘pausa’ per le elezioni delle Rsu, è ripreso senza registrare alcun passo avanti significativo il confronto tra l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni e i sindacati di Infermieri, tecnici e personale sanitario. Il tavolo di ieri, 29 aprile 2025 , ha confermato le posizioni lasciate in standby da inizio anno con la spaccatura tra sigle favorevoli alla firma (Cisl Fp, Fials e Nursind) e quelle nettamente contrarie (Fp Cgil, Uil Fpl e Nursing Up).
Si ritenta il 22 maggio, Aran convoca un nuovo incontro
Rinviato al 22 maggio 2025 l'incontro fra Aran e sindacati.
Si ricomincia tutto da capo nel confronto per il rinnovo del Cnnl del comparto sanità 2022-2024 : alla fine dell tavolo Aran-Sindacati, l’agenzia tira le somme con la presa d’atto che “le posizioni dei sindacati restano sostanzialmente invariate”, rispetto a quanto espresso nelle riunioni precedenti.
E anche l’Agenzia che rappresenta lo Stato non ha fatto aperture e ha confermato il proprio orientamento negoziale . Per Aran nulla di nuovo: Una situazione attesa- spiega infatti- anche alla luce del recente rinnovo delle Rsu .
Ma si vuole comunque arrivare alla chiusura della trattativa in tempi ragionevoli perciò per continuare il confronto e verificare se ci sono le condizioni per arrivare a un’intesa - prosegue - l'Agenzia ha convocato un nuovo incontro per il 22 maggio .
Aumento di 172,37€ al mese e 175 milioni di indennità per i Ps: le proposte di Aran
<p>Per l’Agenzia i tempi della firma sono fondamentali: per esempio, in caso di via libera dei sindacati a maggio, il contratto entrerebbe in vigore solo da ottobre, e porterebbe effetti concreti su 581mila lavoratori del Servizio sanitario nazionale , tra cui infermieri, tecnici, amministrativi e altro personale non medico.
<p>In dettaglio il rinnovo contrattuale per il triennio 2022-2024 prevede un aumento medio mensile di 172,37 euro per tredici mensilità, pari al 6,8% in più rispetto agli stipendi attuali.
Le risorse complessive stanziate ammontano a 1,784 miliardi di euro, comprensive di:
175 milioni di euro per l’indennità di pronto soccorso
35 milioni di euro per la specificità infermieristica
15 milioni di euro per la tutela del malato
La chiusura dell’attuale trattativa rappresenta anche un passaggio strategico per l’avvio del prossimo rinnovo contrattuale 2025-2027”, per il quale sono già previsti 1,904 miliardi di euro. Le nuove risorse garantiranno un incremento medio del 6,93%, pari a 183,98 euro mensili.
Oltre agli aspetti economici, il contratto introduce alcune novità normative su temi sensibili come la maggiore tutela contro le aggressioni al personale, la riorganizzazione degli incarichi professionali, il potenziamento della formazione e nuove misure per migliorare l’equilibrio tra vita e lavoro.
L’obiettivo resta quello di chiudere la trattativa in tempi ragionevoli, per garantire stabilità e dare continuità al percorso di valorizzazione del personale sanitario .
Il fronte dei “no”: Fp Cgil, Uil Fpl e Nursing Up
Tre le voci contrarie a una proposta che, spiegano le sigle, anche nell’incontro di ieri, non rappresenta novità sostanziali .
Fp Cgil e Uil Fpl fanno un bilancio impietoso sull’incontro avuto con Aran : Ancora una volta- spiegano- il confronto si è rivelato privo di contenuti in grado di rispondere concretamente alle attese dei lavoratori e delle lavoratrici del settore . Entrambi i sindacati ribadiscono quindi di non essere disponibili a sottoscrivere una pre-intesa che non riconosca il valore del personale sanitario attraverso tutele reali, diritti esigibili e un adeguato incremento salariale .
E ancora: “Restiamo disponibili al dialogo- aggiungono- ma servono risorse adeguate e risposte normative precise che, ad oggi, restano del tutto disattese”.
Nursing Up: “Quali aumenti? Cifre gonfiate e illusorie”
Delusione anche per Nursing Up : L’Aran ha deciso non solo di non modificare la sostanza delle proprie posizioni, ma addirittura di fare dietrofront su alcuni punti- motiva- presentando un testo che ha trasformato, per come la vediamo noi, il confronto nell’ennesimo pericoloso nulla di fatto”.
Tra i nodi che restano ancora da sciogliere, il sindacato di Antonio De Palma evidenzia lo stallo su progressioni di carriera senza discriminazioni , sull’esonero dai turni notturni e pronte disponibilità degli over 60 e su quella che chiama “l’illusione degli aumenti promessi”.
Aran continua a propagandare aumenti medi di172 euro lordi mensili per i dipendenti del comparto sanità- chiarisce- ma omette di spiegare che tali cifre sono gonfiate da risorse aggiuntive, che la legge prevede esplicitamente non debbano essere destinate a tutti (vedi risorse destinate solo al personale dei pronti soccorso) e dai fondi della contrattazione decentrata .
In definitiva, la realtà è che una buona parte dei dipendenti non vedrà mai questi incrementi sbandierati . I favorevoli alla firma: Nursind, Fials e Cisl Fp
La Segreteria Nazionale di Cisl Fp stigmatizza il comportamento delle sigle che ostacolano il percorso negoziale: Dopo quindici mesi di trattativa- manda a dire- il Ccnl della Sanità Pubblica 2022-2024 è ancora fermo per responsabilità di chi ha scelto di non firmare, nonostante il contratto garantisca aumenti medi del +7%, pari a circa 350 euro lordi mensili, e introduca importanti innovazioni normative .
Una situazione inaccettabile- sottolinea il sindacato- che danneggia oltre 580.000 dipendenti del Servizio sanitario nazionale .
Abbiamo richiamato tutti alla responsabilità- conclude Cisl Fp- Ogni mese che passa senza contratto è un danno diretto per i lavoratori e professionisti: significa ritardare il pagamento degli arretrati, l’adeguamento degli stipendi, la proroga delle progressioni verticali in deroga, la protezione giuridica contro le aggressioni .
Fials: “La paralisi del confronto è la vera sconfitta”
Fials si dice consapevole delle criticità esistenti ma si conferma pronta a firmare per garantire ai lavoratori quegli incrementi salariali che, ad esempio, nel comparto delle funzioni centrali sono già stati percepiti dai lavoratori .
Lancia poi un monito alle sigle contrarie: Se il sistema dovesse implodere, la responsabilità non sarà certo nostra- avverte- La vera sconfitta sarebbe la paralisi del confronto e la perdita di mesi di duro lavoro contrattuale, che avrebbe portato miglioramenti normativi ed economici per tutto il personale sanitario .
Nursind: “Il tempo sta per scadere”
Infine per Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, la conclusione della trattativa è “un ultimo treno” che non può essere perso. Dopo 13 mesi di stallo sul contratto- prosegue- sarebbe un modo per risarcire i tanti lavoratori del comparto, a cominciare da infermieri e ostetriche, che vorrebbero fare affidamento su un aumento, seppure non ingente, di risorse in busta paga .
Perciò abbiamo ribadito la nostra disponibilità a sottoscrivere il Ccnl – afferma Bottega - ma soprattutto sollevato un problema di tempi perché i fondi, seppure pochi e insufficienti a compensare l’inflazione degli ultimi anni, vanno spesi entro fine anno come previsto dal Documento di finanza pubblica .
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