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Donne vittime di violenza, il congedo previsto dal nuovo Ccnl

di Chiara Vannini

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Tra le novità in materia di permessi retribuiti per il dipendente pubblico, il nuovo Ccnl indica il congedo per le donne vittime di violenza. La lavoratrice può scegliere di fruire del congedo su base oraria o per l’intera giornata. Se decide di fruire su base oraria, questo avviene in misura pari alla metà dell’orario medio giornaliero del mese immediatamente precedente a quello in cui ha inizio il congedo.

Congedo per le donne vittime di violenza, come funziona

donna aggredita

Il congedo per le donne vittime di violenza è una delle novità salienti tra i permessi retribuiti

La lavoratrice, inserita nel percorso della protezione per violenza, ha diritto, previa certificazione, ad astenersi dal lavoro per un periodo massimo di 90 giorni lavorativi, da fruire nell’arco di tre anni a partire dal percorso di protezione.

Salvo i casi di oggettiva impossibilità, la dipendente che vuole fruire del congedo deve presentare richiesta scritta al datore di lavoro, corredata della certificazione che attesta l’inserimento nel percorso di protezione, con un preavviso non inferiore a sette giorni di calendario e con l’indicazione dell’inizio e della fine del relativo periodo.

Alla lavoratrice spetta lo stesso trattamento economico che spetta alla lavoratrice durante il congedo di maternità e il periodo fruito matura i contributi ai fini dell’anzianità di servizio, non riduce le ferie ed è utile per la tredicesima mensilità.

La lavoratrice può scegliere di fruire del congedo su base oraria o per l’intera giornata. Se decide di fruire su base oraria, questo avviene in misura pari alla metà dell’orario medio giornaliero del mese immediatamente precedente a quello in cui ha inizio il congedo.

La dipendente ha inoltre diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale e può tornare a tempo pieno su richiesta della lavoratrice stessa.

La dipendente vittima di violenza di genere inserita in specifici percorsi di protezione può presentare domanda di trasferimento ad altra amministrazione pubblica ubicata in un comune diverso da quello di residenza, dopo averne fatto comunicazione all'Azienda. Entro quindici giorni dalla comunicazione l'Azienda di appartenenza deve disporre il trasferimento presso l'amministrazione indicata dalla dipendente, dove ci siano posti vacanti corrispondenti alla sua categoria.

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