Vittoria sindacale, a Camerino, per gli operatori sanitari seguiti da Nursind territoriale, e dal suo staff legale, contro l’ex Asur, oggi Ast di Macerata. Il contenzioso tra dipendenti e azienda si è infatti concluso con un accordo per il rimborso di buoni pasto non erogati tra il 2018 e il 2022.
Buoni pasto non riconosciuti, Nursind ottiene un rimborso per 30 operatori sanitari

Il giudice riconosce il "diritto alla mensa" degli operatori sanitari dell'Ast di Macerata.
Mensa chiusa tre giorni a settimana e di notte, nessuna alternativa offerta per 4 anni, inclusi quelli della pandemia Covid, mentre gli infermieri erano in servizio sulle 24 ore, spesso impegnati in turni notturni e festivi. Da qui nasce la rivendicazione di 30 operatori sanitari, in forza a Camerino, sostenuta dal sindacato provinciale Nursind Macerata.
Il giudice del lavoro del tribunale marchigiano ha infatti sostenuto il riconoscimento del diritto alla mensa
degli infermieri e caldeggiato una soluzione conciliativa: di qui l’accordo per il rimborso dei buoni pasto negati tra il 2018 e il 2020, per un valore complessivo di 40.867 euro.
Il ricorso, presentato dal legale di Nursind, Daniele Stacchietti, nasce da una rivendicazione precisa del sindacato – spiega la sigla – il riconoscimento del diritto alla mensa, o in alternativa del buono pasto anche nei 3 giorni in cui il servizio mensa era chiuso, o non fruibile, a causa dell’orario di lavoro
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Nonostante le promesse dall’azienda che aveva ipotizzato un’apertura della mensa 7 giorni su 7 o l’introduzione di voucher sostitutivi, la situazione è rimasta immutata
– spiega il segretario territoriale Nursind Elisabetta Guglielmi – il riconoscimento dei buoni pasto avviene solo su parte dei turni e negato in quelli da 12 ore, ormai sempre più diffusi
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Non ci fermeremo: ora riconoscere il diritto-mensa su 10 anni
Per la sindacalista l’accordo con l’azienda rappresenta un primo importante passo – sottolinea – Ora lavoriamo ai conteggi per ampliare il riconoscimento su un arco temporale di 10 anni. Non ci fermeremo – aggiunge – fino a quando tutti i colleghi non avranno ottenuto ciò che spetta loro
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La somma liquidata sarà ripartita tra i 30 lavoratori in proporzione ai turni svolti. Il ricorso infine – puntualizza Guglielmi – è stato presentato a titolo gratuito per gli iscritti.
Non è la prima vittoria legale sul fronte del riconoscimento del diritto-mensa in ambito sanitario da parte di Nursind: lo scorso aprile, il Tribunale di Ancona ha condannato l’Asp a risarcire gli infermieri che, con il supporto del sindacato, avevano fatto causa per il mancato riconoscimento dei voucher da parte dell’Ast di Ancona: i professionisti sanitari, per 9 anni, avevano svolto turni superiori a sei ore senza ricevere né pasto, né indennità sostitutiva.
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