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Vaccini

Stanze separate per bimbi italiani e richiedenti asilo

di Leila Ben Salah

I bambini non vengano vaccinati nella stessa stanza dei richiedenti asilo. Lo chiede il sindaco di centrodestra di Domodossola, Lucio Pizzi, in una lettera inviata all’Asl del Verbano-Cusio-Ossola. E il direttore generale dell’azienda sanitaria, Angelo Penna, ribatte che il diritto alla salute va garantito a tutti senza discriminazioni.

Domodossola, il sindaco: Non vaccinare i bimbi italiani coi richiedenti asilo

vaccini migranti

Si solleva il caso sui vaccini a Domodossola

A sollevare il caso era stato un cittadino di Domodossola per paura che i bambini potessero essere contagiati da eventuali malattie infettive. Il sindaco, Lucio Pizzi, di centrodestra, aveva scritto una lettera alla Asl chiedendo di separare bambini da richiedenti asilo durante le vaccinazioni.

I bambini piccoli – aveva argomentato il sindaco nella lettera – non hanno completato il ciclo di vaccinazioni e sono quindi esposti.

La replica dell’Asl

Il direttore generale dell’Asl Vco, Angelo Pinna, ha risposto cercando di rassicurare tutti. In pratica, l’organizzazione della struttura dove avvengono le vaccinazioni, spiega Pinna, prevede che le sedute siano differenziate in modo che non ci sia mai coincidenza tra le sedute vaccinali pediatriche, per gli adulti e per i richiedenti asilo. Che, tra l’altro, precisa ancora il dg, sono già stati valutati rispetto alle più importanti patologie infettive trasmissibili, oltre che rispetto a tutte le altre situazioni di rischio che il medico visitatore può individuare.

Insomma, state tranquilli pare dire Pinna, il responsabile della Ssd Igiene e Sanità Pubblica e l’Azienda Sanitaria non ritengono che esista alcuna possibilità di diffusione di malattie infettive come conseguenza dell’attività di prevenzione vaccinale sulla popolazione generale e in particolare sulla popolazione pediatrica dei residenti.

E poi la stoccata finale: Il direttore generale ricorda che il diritto alla salute va garantito a tutti senza discriminazioni nel rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria, ad oggi sempre applicati in questa azienda sanitaria, e rassicura il sindaco e il cittadino che ha sollecitato l’intervento del sindaco, che allo stato attuale non esistono rischi per la salute.

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