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Incontro Schillaci-sindacati: sul tavolo FSN e contratti

di Redazione

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Si è concluso al ministero della Salute, nella sede di viale Giorgio Ribotta a Roma, l'incontro tra il ministro Orazio Schillaci e i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal. Sul tavolo, che fa seguito agli impegni presi nel corso dell'incontro a Palazzo Chigi del 30 maggio scorso, con cui il governo ha dato il via a tavoli specifici con i ministeri, i temi relativi al Fondo sanitario nazionale, i contratti di sanità pubblici e privati, l'integrazione ospedale-territorio e la relazione PNRR.

Sanità, Schillaci: nessuno vuole definanziare, investiremo su capitale umano

Il Ministero della Salute ha avviato un tavolo di confronto permanente con i sindacati

Oggi è stata una riunione importante, abbiamo avviato un tavolo permanente di consultazione e di confronto con le più importanti sigle sindacali.

Vogliamo continuare in questo confronto con loro, credo che sia importante ribadire che non abbiamo nessun interesse e nessuna voglia di definanziare la sanità pubblica, una sanità che abbiamo trovato ingolfata e con tanti problemi.

Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, parlando con i giornalisti al termine dell'incontro con i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal, che si è svolto oggi a Roma.

Vogliamo investire sul capitale umano e dare ai cittadini una sanità migliore. Per fare questo, oltre ad avere più risorse - ha proseguito il ministro - è necessario ristrutturare completamente il sistema che abbiamo trovato, incentivare gli operatori e superare il grave problema delle liste d'attesa. Siamo pronti per questa sfida, che comprende anche la medicina territoriale, investire bene i fondi del PNRR, tra tante difficoltà, e riuscire finalmente ad avere anche una sanità territoriale e di prossimità che permetta di superare i problemi che causano per esempio l'ingolfamento che quotidianamente vediamo nei Pronto soccorso.

Bombardieri (Uil): bene incontro con Schillaci, ma con tavoli non si mangia

È durato all'incirca due ore l'incontro tra il ministro Orazio Schillaci e i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal tenutosi al ministero della Salute, nella sede di viale Giorgio Ribotta a Roma. È stato un incontro positivo perché ci ha dato la possibilità di affrontare i temi della sanità - ha commentato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri -. Dall'incontro di oggi scaturiscono tre tavoli di approfondimento su sanità pubblica, sanità privata e liste di attesa. La valutazione che però diamo è che noi rivendichiamo momenti contrattuali e salariali e con i tavoli non si mangia. Quindi andremo ai tavoli a fare il confronto, così come abbiamo fatto oggi, perché non ci sottraiamo mai, ma daremo un giudizio complessivo e finale quando avremo la possibilità di capire se ci sono risorse per dare risposta ai salari dei lavoratori e delle lavoratrici, per stabilizzare i precari, per aumentare gli investimenti nella sanità pubblica e per diminuire le diseguaglianze tra la sanità del nord e la sanità del sud.

Oggi abbiamo abbiamo avuto un confronto sicuramente utile e l'apertura di tre tavoli di confronto - ha aggiunto Bombardieri - i risultati però li valuteremo più avanti. Ci aspettiamo delle risposte sulle tante richieste che noi abbiamo fatto e sulle piattaforme unitarie - aveva dichiarato Bombardieri poco prima dell'incontro -. Intanto, un maggior finanziamento di tutta la sanità pubblica, perché negli ultimi anni e soprattutto nelle previsioni di spesa si riduce; ci aspettiamo risposte sulla medicina territoriale anche attraverso il PNRR, perché mi pare che i tempi non siano rispettati e soprattutto non ci sono i finanziamenti per le nuove assunzioni; poi ci aspettiamo risposte sul rinnovo dei contratti e sulla stabilizzazione dei precari, perché noi continuiamo a parlare di sanità pubblica in un sistema nel quale ogni anno perdiamo decine di migliaia di operatori che formiamo, che vanno a lavorare all'estero e quindi noi continuiamo ad avere grande carenza di personale.

Ma sopratutto abbiamo, nei rapporti con la sanità privata - ha proseguito Bombardieri - lavoratori e lavoratrici che hanno le stesse mansioni ma trattamenti economici e diritti diversi. Questo per noi è inaccettabile e per questo ci aspettiamo risposte non solo per le organizzazioni sindacali, ma anche per le tante persone che in giro ogni giorno usufruiscono della sanità e hanno grandi problemi quando si presentano ai pronto soccorso o quando sono costretti a muoversi per tutta l'Italia quando devono fare visite o fare approfondimenti.

Landini (Cgil): Incontro deludente, ragione in più per manifestare

L'unico risultato di questo incontro è nuovi tavoli che il governo intende convocare nel mese di luglio. È stato un incontro molto deludente perché sui punti di fondo non abbiamo avuto alcuna risposta, abbiamo chiesto l'aumento del fondo sanitario nazionale e il rinnovo dei contratti. Naturalmente saremo ai tavoli di confronto, ma il governo deve sciogliere il nodo se si apre o no una trattativa. Non siamo disponibili ad accettare una progressiva privatizzazione della sanità.

Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell'incontro. Non abbiamo ottenuto risultati. Una ragione in più per manifestare e scendere in piazza sabato 24 a Roma per la difesa e il rafforzamento della sanità pubblica, aggiunge rimarcando la completa contrarietà all'autonomia differenziata, già vediamo i disastri di avere tante sanità regionali.

Sbarra (Cisl): chiediamo deciso rafforzamento fondo sanitario nazionale

Per il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, quello del 20 giugno è stato un incontro positivo, un confronto utile, importante riguardo sia alle questioni di metodo e alle relazioni sindacali con il ministero della Salute, sia alle priorità da affrontare e risolvere. Fra queste, abbiamo chiesto in maniera pressante, come Cisl, un forte impegno per rilanciare la medicina territoriale e di prossimità, dare risposte concrete ai cittadini, abbattere le liste di attesa, rendere più efficienti i servizi di cura e di assistenza: qualità della salute, qualità della cura che significa anche qualità del capitale umano - sottolinea Sbarra - a cominciare dalla necessità di sbloccare le assunzioni e di operare un forte impegno per la stabilizzazione dei precari.

Questo passa da un rafforzamento del Fondo sanitario nazionale, ma anche dal rinnovo dei contratti pubblici e privati. C'è l'impegno del ministro ad aprire tavoli e confronti dedicati sulla contrattazione pubblica e privata. Vorrei ricordare questa vergogna di avere, in qualche comparto della sanità privata, contratti fermi da 12 anni, che necessariamente dobbiamo sbloccare assicurando tutele economiche e normative ai lavoratori e alle lavoratrici.

Ulgiati (UGL): da Schillaci aperture, ci ha assicurato incremento FSN

Giudizio positivo sul confronto con il Ministro Schillaci arriva da UGL per il clima costruttivo instauratosi, hanno commentato il Vicesegretario Confederale UGL, Luigi Ulgiati e il Segretario Nazionale della Federazione Salute, Gianluca Giuliano, all'uscita dal Ministero. Tra i vari temi trattati - hanno proseguito i sindacalisti - c'è stato quello del Fondo Sanitario Nazionale verso cui abbiamo chiesto l'impegno per un incremento delle risorse che consenta di affrontare con la massima concretezza e rapidità le criticità. La sanità italiana è un sistema universalistico cui troppi cittadini rischiano di non poter più accedere dovendo così rinunciare al diritto alle. Questo per la UGL non è accettabile.

È stato poi affrontato il tema del personale ed abbiamo ribadito al Ministro Schillaci l'esigenza di adeguare gli emolumenti degli operatori italiani alla media europea e di trovare un giusto equilibrio tra retribuzioni del settore pubblico e di quello privato. Abbiamo poi confermato l'esigenza di affrontare la carenza di medici ed infermieri con una programmazione che consenta di rafforzare il numero di professionisti della sanità. Sui fondi del PNRR destinati al settore abbiamo sottolineato la preoccupazione per il ritardo dei progetti che devono servire a dare slancio alla Medicina del Territorio. La UGL ritiene questo obiettivo essenziale per il rilancio del SSN a patto che Case e Ospedali di Comunità siano strutture funzionali e non vuote cattedrali nel deserto.

È stata infine accolta con profonda soddisfazione la creazione di un tavolo permanente dove, dai prossimi incontri, si tratterà anche dei problemi della settore privato come il rinnovo del contratto del personale delle Rsa fermo ormai da troppi anni, hanno concluso Ulgiati e Giuliano.

Fials-Confsal: serve incontro serrato per salvare SSN

Esprimono soddisfazione per l’iniziativa de Ministro e del sottosegretario Gemmato che hanno deciso di aprire un tavolo di confronto permanente con le OOSS Fials e Confsal, per cui quella di oggi è solo la prima puntata di un confronto che affrontiamo con fiducia nell’apertura dimostrata dal Governo.

Come CONFSAL - ha detto nel corso dell’incontro il vice segretario generale Confsal e segretario generale Fials Giuseppe Carbone - ritengo di poter dare il mio contributo, facendo delle osservazioni che sono fin troppo evidenti. Su tutte, il fondo sanitario nazionale che viene ripartito in maniera non equa. Di fatto, è come se in Italia ci fosse già l’autonomia differenziata. Lo stesso vale per il SSN che di nazionale ha ben poco, visto che le Regioni legiferano autonomamente. Idem quando parliamo di risorse: ci preoccupiamo di finanziare i nuovi ospedali, ci preoccupiamo di finanziare le case di comunità, ma di tutti gli ospedali prima operativi ed oggi chiusi ed ormai obsoleti, ci siamo mai chiesti cosa vogliamo farne?

E ancora: vuole il Ministero intervenire per dare direttive univoche su tutto il territorio nazionale, per far sì che non ci siano Regioni che vanno avanti ed altre che vanno indietro? Se riusciamo ad entrare nel vivo di queste questioni, sono certo che noi possiamo dare un contributo al ministero, alle regioni ed a trovare le giuste risorse economiche per dare i giusti riconoscimenti a tutti i lavoratori, nessuno escluso.

Ben vengano le riunioni come questa - chiosa Carbone - ma mi aspetto una collaborazione che abbia un’unica finalità: salvare il SSN e difendere i lavoratori, ma soprattutto preoccupiamoci del povero cittadino a cui viene sbarrato l’accesso alle cure.

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