Il ministro della Salute Orazio Schillaci lancia un monito sul differenziale inaccettabile tra Nord e Sud
nell’adesione ai programmi di diagnosi precoce delle patologie. E lo fa nella giornata di apertura degli Stati Generali della Prevenzione, in programma a Napoli il 16 e 17 giugno. Il ministro sottolinea quindi l’importanza della prevenzione per il SSN, con l’obiettivo di portarne la spesa dal 5% all’8% del fondo sanitario nazionale
.
Meloni: ridurre i divari territoriali, anche in prevenzione

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci alla giornata di apertura degli Stati Generali della Prevenzione.
L’Italia della sanità è divisa in due anche sul fronte della prevenzione: ma il governo si rimbocca le maniche per dare a tutti i cittadini le stesse possibilità di cura
e limitare il fenomeno della migrazione sanitaria. Dagli Stati Generali della Prevenzione, al Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli, il 16 e 17 giugno, il messaggio dei più alti rappresentanti istituzionali è chiaro.
Siamo qui per dare un messaggio chiaro sulla prevenzione: abbiamo scelto il Sud perché, purtroppo, anche nell'adesione agli screening c'è un differenziale inaccettabile tra Nord e Sud
: lo ha spiegato il ministro della Salute Orazio Schillaci nella giornata inaugurale dell’evento.
Screening oncologici: adesione ancora troppo bassa
Sul fronte degli screening oncologici, resta fondamentale aumentare l’adesione della popolazione. L’obiettivo non è solo garantire una maggiore aspettativa di vita, ma migliorarne concretamente la qualità. I dati dell’Osservatorio nazionale sugli screening indicano un incremento nell’attività di invito per tutti i programmi, con quasi 16 milioni di cittadini contattati nel 2023 e segnali positivi anche dal Sud.
Nonostante ciò, meno della metà degli invitati ha effettivamente eseguito il test. Una soglia ancora troppo bassa, che per il ministro della Salute rappresenta un campanello d’allarme.
Di fronte a questa criticità, Schillaci ha sottolineato la necessità di rafforzare il coinvolgimento attivo dei cittadini e lavorare sul piano culturale per superare resistenze e diffidenze ancora diffuse. Dobbiamo intercettare le paure, superare i pregiudizi
, ha affermato il ministro, evidenziando l’urgenza di una nuova consapevolezza pubblica sulla prevenzione.
Investimenti da parte del governo per ridurre il divario
A sostenere il messaggio lanciato dal ministro della Salute è la stessa Premier Giorgia Meloni, intervenuta con un videomessaggio agli Stati Generali: È fondamentale investire in politiche di prevenzione
, ha ribadito.
Stiamo lavorando, fin dal nostro insediamento, per consolidare un cambio di paradigma, promuovere l'adozione di stili di vita sani e la partecipazione ai programmi di screening
. In questo, ci sono molti margini di miglioramento, in particolare nelle Regioni del Sud
, ha confermato la presidente del Consiglio.
E su questo punta la strategia
del governo per colmare i divari che esistono tra i territori, rendere il Sistema sanitario nazionale più moderno, efficiente, garantendo ai cittadini risposte sempre più adeguate e tempestive su tutto il territorio nazionale, nello stesso modo
.
Su questa strada si collocano gli stanziamenti record
previsti dall’Esecutivo per la sanità: il fondo sanitario nazionale passerà a 141 miliardi di euro nel 2027
, ha ricordato infine la presidente del Consiglio.
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