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Teorie del nursing

di Sara Di Santo

Con il termine nursing si intende individuare l’insieme dei concetti teorici e pratici basati sull’assistenza infermieristica di tipo olistico. Tanti sono gli Infermieri che a partire dal XIX secolo si sono dedicati allo studio e alla creazione di Teorie del Nursing per definire il nostro agire professionale, basato sull’interesse verso la globalità dell’essere umano e dei suoi bisogni.

Nursing

La natura specifica del nursing consiste nell’assumere come problema centrale della sfera professionale non tanto il “fenomeno malattia”, quanto le sue conseguenze di tipo fisiologico, psicologico e sociale, quelle che influiscono sul vivere quotidiano e sull’autonomia della persona malata che viene presa in considerazione nel suo “tutto”, secondo una prospettiva olistica.

Uno degli aspetti più interessanti dello sviluppo della scienza infermieristica è rappresentato dal fiorente nascere di differenti elaborazioni concettuali che, a partire dalla metà del ventesimo secolo, si sono tradotte in paradigmi e teorie dell’assistenza, guide del to care infermieristico ed impronta intellettuale per lo svolgimento di ogni prestazione.

A mostrare nella sua ampiezza il campo proprio di cui la disciplina si occupa, con le relative caratteristiche e i rispettivi confini, è il cosiddetto metaparadigma dell’infermieristica, la cornice filosofica del sapere professionale.

Il metaparadigma, che etimologicamente significa “oltre il modello” e racchiude quindi al suo interno tutto ciò che è pertinente all’infermieristica, è formato da quattro concetti fondamentali:

  • uomo/assistito;
  • salute/malattia;
  • ambiente/contesto sociale;
  • assistenza infermieristica;

ovvero rappresenta un interesse per la globalità dell’essere umano e dei suoi bisogni, per il modo in cui la singola persona vive la salute e la malattia, per quello con il quale si prende cura di sé durante la malattia e per quello con il quale chiede e riceve assistenza dall’infermiere non dimenticando mai la continua interazione dell’uomo con l’ambiente in cui si trova.

Le diverse teorie del nursing si distinguono per le differenti definizioni e le relazioni che sviluppano intorno e attraverso questi concetti fondamentali, in base alla gerarchia che assegnano loro.

Universalmente riconosciuta come la madre del nursing moderno grazie alla sua intuizione di applicare il metodo scientifico mediante l’utilizzo della statistica, Florence Nightingale (1820-1910) ha focalizzato la sua teoria sull’ambiente, inteso come insieme di condizioni e di influenze esterne che agiscono sulla vita e sullo sviluppo di un organismo, in grado di prevenire, guarire oppure contribuire all’evolvere della malattia. L’infermieristica secondo Nightingale prevede un ruolo passivo per l’assistito che deve riposare e fare meno sforzi possibili, mentre l’infermiere deve mettere il paziente nella condizione migliore possibile affinché la natura agisca; secondo Nightingale la malattia è un processo di riparazione che la natura mette in essere nei casi di bisogno e il nursing deve predisporre un ambiente sano per il paziente, atto a promuovere la salute e a favorirne il miglioramento (uso adeguato di aria fresca, luce, calore, pulizia, dieta e tranquillità).

Tutti principi applicabili ancora oggi e una teoria, quella di Nightingale, che come base teorica per la pratica è tanto valida oggi quanto alla sua epoca; rappresenta, infatti, le fondamenta per l’evoluzione di tutte le teorie infermieristiche sorte successivamente.

Una chiara classificazione delle teorie dell’assistenza è quella operata da Afaf Ibrahim Meleis che ha distinto tra:

  • teorie correlate ai bisogni;
  • teorie correlate all’interazione;
  • teorie correlate ai risultati.

Fra le teorie correlate ai bisogni troviamo quelle di: Virginia HendersonDorothea Orem

Fra le teorie correlate all’interazione troviamo quella di: Hildegard Peplau.

Fra le teorie correlate ai risultati troviamo quella di Marjory GordonLynda Juall Carpenito.

Le teoriche del Nursing

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Commenti (1)

Reza

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1 commenti

Da rivedere integralmente

#1

Ho letto con attenzione quanto descritto e purtroppo ho riscontrato tali e tante inesattezze - su autori e sul loro pensiero - che il rischio di fare disinformazione e stereotipia mi sembra molto alto. Basti citare Majory Gordon come autore di modelli di complessità (??) e il modello bifocale di Carpenito (??).
Sembra che chiunque abbia plubblicato una qualsiasi cosa dell'assistenza dove propone una sua lettura di qualche aspetto dell'assistenza automaticamente diventi scienziato-autore di teoria del nursing.
La stessa Peplau non ha fatto che applicare la psicologia dinamica post-freudiana alla relazione con il soggetto in salute mentale, questo non la fa un autore di teoria originale ma un una brava (ottima nel suo caso) autrice di modelli applicativi di altra teoria al nursing.
Invito quindi a considerare attentamente le cose che vengono scritte alla luce di adeguate competenze filosofico-epistemologiche, si rischia altrimenti il fare da volano al business dell'editoria del settore, in particolare quella americana e italiana collegata.