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Legge di Bilancio

Braccio di ferro sui fondi per la Sanità. Pesa il nodo organici

di Redazione

Il finanziamento per il Fondo sanitario nazionale previsto dalla legge di Bilancio 2024 per l'anno prossimo sarebbe di 135,5 miliardi di euro. La cifra, che evidenzia un sostanziale incremento di 1,5 miliardi rispetto all'anno precedente, è stata resa nota durante il vertice di maggioranza e di governo sul Piano strutturale e sulla manovra che si è svolto lunedì 9 settembre. Considerando che nel 2024 il fondo è stato aumentato di 5,1 miliardi rispetto al 2023, l'incremento dello stanziamento si conferma pertanto in progressione dopo il lungo periodo di sottofinanziamento della sanità italiana.

Fondi per la Sanità, un braccio di ferro che vale 4 miliardi

Il finanziamento per il Fondo sanitario nazionale previsto dalla legge di Bilancio 2024 per l'anno prossimo sarebbe di 135,5 miliardi di euro.

L'anno scorso abbiamo recuperato la cifra più alta per il Servizio sanitario nazionale e sono sicuro che quest'anno ci sarà un importante investimento in sanità, aveva anticipato nei giorni scorsi il ministro della Salute Schillaci facendo sapere che erano in corso discussioni con il ministro Giorgetti per trovare risorse aggiuntive nella manovra in cantiere da destinare alla sanità.

La mia priorità - aveva assicurato Schillaci - è valorizzare il personale: dobbiamo avere la possibilità di assumere più professionisti nel campo sanitario e soprattutto dobbiamo pagare meglio quelli che già lavorano.

Nel corso dell'ultimo incontro in vista del varo della legge di Bilancio si è invece dibattuto molto sul fronte sanità. Pur riconoscendo che il settore richiederebbe maggiori stanziamenti, anche tenendo conto delle insistenze delle opposizioni, le eventuali risorse aggiuntive risulterebbero tuttavia contingentate per la messa in mora da parte di Bruxelles sull'extradeficit con conseguente necessità di definire altresì un piano di rientro del disavanzo.

Sui fondi per la sanità sarebbe pertanto in corso un braccio di ferro tra il ministro della Salute Schillaci, che vorrebbe aumentare il fondo recuperando altre risorse economiche per facilitare le assunzioni di medici ed infermieri anche per tenere fede a quanto assicurato in più occasioni alla categoria, ed il ministro delle Finanze Giorgetti che ha invece ribadito che una politica di bilancio seria ed equilibrata non prevede alcun extradeficit, consapevole che il Paese non possa davvero permetterselo.

Secondo Giorgetti sarebbe infatti difficile recuperare ulteriori risorse considerando che il peso previsto della spesa sanitaria sul Pil nel 2025 è del 6,3%. L'incremento atteso sarebbe di 3 miliardi, tenendo conto che i capisaldi restano 2,4 miliardi per i rinnovi dei contratti, cui si aggiungono 280 milioni per il taglio delle liste di attesa ed altri 250 milioni per le deroghe sulle assunzioni di personale sanitario.

Valutando complessivamente la spesa sanitaria, il Def (Documento di economia e finanza) 2024 passerebbe inoltre da 138,8 miliardi stimati per il 2024 ai 141,8 miliardi nel 2025. La partita varrebbe 2 miliardi, addirittura 4 sui quali tuttavia pesa l'incidenza sul Pil. Infatti, nonostante tale incremento, l'incidenza attesa sul prodotto interno lordo, anche per effetto di una crescita di 1,1-1,2% per l'anno prossimo, sarebbe comunque in calo di un decimale rispetto al 6,4% del 2024.

Nella legge di Bilancio per la sanità occorre tenere conto che servono innanzitutto 400 milioni per realizzare la misura di detassazione delle indennità di specificità al 15% per il personale sanitario, una flat tax che consentirebbe, ad esempio, di aumentare di 200 euro lo stipendio mensile di medici, cifra valutata in base allo scaglione Irpef più alto che per i medici è di circa 80 mila euro.

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