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Infermiera

Denunciata per aver fornito un cellulare a un detenuto

di Silvia Ancona

Galeotto fu il carcere Santa Bona di Treviso dove una donna di 38 anni e un detenuto sono stati sorpresi in una relazione clandestina iniziata nel maggio 2018. Lei, che prestava servizio nel carcere dove lui era detenuto, è accusata di avergli fornito un cellulare di nascosto. La coppia, smascherata da alcuni agenti della polizia penitenziaria, è stata ora divisa: lei trasferita in provincia di Treviso, lui nel carcere di Brescia.

Infermiera passa cellulare a carcerato. Lei denunciata, lui trasferito

Un amore dietro le sbarre. Sembra il titolo di una commedia romantica, invece è la descrizione di ciò che è veramente accaduto nel carcere di Santa Bona a Treviso, dove una donna di 38 anni che prestava servizio nel carcere e un detenuto del carcere stesso, hanno intrapreso una relazione clandestina iniziata nel mese di maggio dello scorso anno e conclusasi pochi giorni fa.

La relazione incriminata, già da tempo, stava insospettendo alcuni agenti della polizia penitenziaria che, a fronte di alcuni loro comportamenti ambigui (lui accusava sempre più spesso dolori e acciacchi proprio nei giorni in cui l'infermiera era in servizio), avevano deciso di potenziare i controlli.

Un amore clandestino che ha violato il codice penale nel momento in cui l’infermiera, per restare in contatto con il carcerato anche al di fuori dell’orario di lavoro, gli ha fornito segretamente un cellulare. È stato durante una perquisizione notturna che i due sono stati scoperti e immediatamente allontanati.

Andrea Vaganò, il nome del rapinatore del carcere di Treviso, ora dovrà finire di scontare il resto della pena nel carcere di Brescia, lontano kilometri dall’infermiera di cui si è invaghito, trasferita anche lei in un altro carcere in provincia di Treviso a lavorare.

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