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Infermieri siciliani: fermi concorsi, stabilizzazioni e mobilità

di Redazione

NursingUp

La denuncia arriva direttamente da Calogero Gugliotta, segretario regionale del sindacato Nursing Up.

Sono anni che la nostra Organizzazione Sindacale, la maggiore a livello nazionale che rappresenti il personale infermieristico, chiede a gran voce un necessario e repentino cambiamento nell’organizzazione della sanità siciliana.

Oltre che i cittadini, ovviamente, anche il personale soffre condizioni non più sostenibili. Carenza di personale, non possibile utilizzo di metodologie di lavoro innovative che favoriscano l’erogazione di un’assistenza di qualità, un’organizzazione del lavoro non metodologica ma basata sull’improvvisazione per coprire le continue emergenze.

La Sanità Siciliana non guarda al futuro; questa mancata visione può solo avere esiti fallimentari. Tutto ciò non è più accettabile.

Gli Infermieri Siciliani dicono BASTA e denunciano:

- Condizioni di lavoro non più accettabili;
- Una grave carenza di personale Infermieristico e di supporto;
- Una carenza di standard minimi obbligatori organizzativi unici e di indicatori di risultato sia per l’attività ospedaliera che per quella territoriale;
- Un grave ritardo, rispetto alle altre regioni, nell’emanazione di linee di indirizzo per l’istituzione degli Ambulatori Infermieristici; dell’Infermiere di Famiglia; dell’Infermiere di Comunità; degli Ospedali di Comunità, della Casa della Salute ed una reale verifica sulla loro istituzione;
- Una mancata istituzione, reale e non illusoria, della Dirigenza delle Professioni Sanitarie;
- Il costante aumento del personale neo laureato in infermieristica si trasferisce in altri paesi europei, visto l’immobilismo regionale.


Nonostante il D.A. 1380/2015 “Approvazione delle linee di indirizzo regionali per la rideterminazione delle dotazioni organiche delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale”, è testualmente riportato “Per favorire l’equilibrio tra i profili professionali, la determinazione del fabbisogno dovrà comunque avere un valore tendenziale pari a circa 1,8 unità di personale infermieristico per ogni medico e per reparto”.

“Nella determinazione del predetto parametro di assistenza infermieristica per posto letto è escluso il personale con funzioni di coordinamento”; questo non è stato assolutamente rispettato da nessun Direttore Generale delle ASO e A.O. regionali. Tutto ciò ha pesanti ricadute nell’ambito dell’assistenza.

Tutti i nostri Direttori Generali sono stati “promossi”, ma in che condizioni è il servizio sanitario regionale? Perché non lo chiediamo ai cittadini?

Abbiamo un Assessore regionale alla Salute, l’on. Baldassare Gucciardi, che da mesi proclama a gran voce, le migliaia di posti che saranno messi a concorso. Stranamente il termine viene sempre posticipato.

Ma, altro che concorsi: il Ministero della Salute ha rifatto i conti tra Siciliani che si curano in Sicilia e Siciliani che si curano in altre Regioni italiane e all’estero. Da ciò ha stabilito che dobbiamo tagliare circa 550-600 posti letto.

La nostra Regione ha ricevuto alcune note che portano la firma del direttore generale della programmazione sanitaria Renato Botti. La prima chiede di rimettere mano alle linee guida di atti aziendali e dotazioni organiche. Nella seconda si chiede appunto il taglio dei posti letto.

Il nostro grosso problema è che gli atti aziendali e le relative piante organiche delle aziende sanitarie e ospedaliere siciliane, sono state redatti basandosi anche sui posti letto che dovranno essere tagliati. Di conseguenza, come sopra accennato, i nuovi concorsi nella Sanità, rischiano uno STOP e nuove complicazioni.

Nel tempo, è stato ampiamente dimostrato, con diversi studi, che il numero soprattutto di “Infermieri per posto letto”, è risultato sottostimato, determinando l’odierno risultato. Coloro che principalmente hanno sofferto, e soffrono tutt’ora, della carenza di personale assistenziale sono prima di tutto i cittadini e contemporaneamente il personale sanitario interessato.

A conferma di questo basta verificare la migrazione sanitaria dei cittadini siciliani, l’aumento della utilizzazione del servizio di pronta disponibilità e del conseguente utilizzo del budget dello straordinario.

L’elevato incremento dell’età dei nostri assistiti, che porta ad un costante aumento di patologie croniche e/o degenerative, deve comportare una necessaria revisione dell’organizzazione sanitaria regionale.

All’uopo riteniamo necessaria la previsione e/o il potenziamento:

- degli Ambulatori Infermieristici;
- dell’Infermiere di Famiglia;
- dell’Infermiere di Comunità;
- degli Ospedali di Comunità a conduzione Infermieristica.


Infine, si ritiene necessario l’adozione di modalità che evitino l’esternalizzazione dei servizi afferenti all’area sanitaria assistenziale, al fine di garantire uniformi standard assistenziali ed alberghieri.

Il Segretario Regionale dell’O.S Nursing Up
Calogero Gugliotta