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Fibromialgia: una terapia

di Alberto Ravaioli

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La Fibromialgia questa sconosciuta. Non sono uno specialista del settore, ma sulla base della esperienza acquisita nel vedere centinaia di pazienti avevo avuto spesso l'impressione che la Fibromialgia fosse, come si dice con un termine religioso, il 'refugium pecatorum', ci si metteva dentro quasi tutto quello che in campo reumatologico non si riusciva a classificare.

 


Recentemente Jama ha pubblicato una revisione della letteratura dando un inquadramento più preciso a questa patologia. 


Si tratta infatti di un misto di disturbi reumatologici e psichici difficile da inquadrare.

 


La Fibromialgia è caratterizzata da una costellazione di sintomi con amplificazione a livello del sistema nervoso con fatica e astenia, problemi di memoria, disturbi del sonno e dell'umore, con un numero variabile di punti dolenti (tender points) a livello di muscolo e piccole articolazioni, colon irritabile e possibile cefalea.

 


Vi sono due possibili rimedi: non farmacologici e farmacologici.

 


– non farmacologici: esercizio e moto, terapia comportamentale e cognitiva (detto più semplicemente dedicarsi ad attività culturale e hobby), ricordando che partire per queste attività nel paziente fibromialgico richiede più sforzo di volontà che in altri.

 


– farmacologica con antidepressivi minori o maggiori e gabapentine. Al bisogno farmaci antalgici antinfiammatori. In ogni caso consultare lo specialista, ma ora "l'orrizonte si vede meglio".

Editorialista
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