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La presentazione e la terapia dello STEMI. Uomini Vs Donne

di Vladimir Guluta

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COTIGNOLA Una lunga serie di differenze che riguardano la cardiopatia ischemica acuta (SCA) sono state segnalate nella letteratura medica tra uomini e le donne. Alcune differenze sia cliniche che terapeutiche interessano lo STEMI. Il Dott. Leurent G. all'Acute Cardiac Care Congress del 2012 sottolineava recentemente le seguenti dissomiglianze tratte dall’analisi di 5.000 schede di altrettanti STEMI ricoverati nelle prime 24 ore dall’insorgenza dei sintomi.

Ecco le differenze :

  • dal momento dell’insorgenza dei sintomi, le donne ricorrono ad un parere medico con colpevole ritardo rispetto agli uomini (in media 66 minuti vs 44 minuti). Questo avviene probabilmente perché le donne hanno ancora la sensazione che l’infarto del miocardio sia piuttosto una malattia che colpisce gli uomini;
  • per le donne si impiega più tempo dal momento dell’ingresso in ospedale fino a quello dell’inizio della riperfusione miocardica (in media 45 min vs 40 min);
  • le donne sono più anziane rispetto agli uomini (età media 69 vs 61);
  • l’ipertensione arteriosa è un fattore di rischio cardiovascolare più frequentemente riscontrato nelle donne, mentre l’abitudine tabagica e la dislipidemia sono più abituali negli uomini;
  • le complicanze dello STEMI sono più numerose nelle donne. La FA ad esempio si riscontra nel 7% delle donne e solo nel 3% degli uomini. Le donne in generale hanno una più alta percentuale di mortalità intraospedaliera rispetto agli uomini (9% vs 4,4%);
  • la riabilitazione post STEMI viene raccomandata piuttosto agli uomini (47%) che alle
    donne (27%).

La conclusione della presentazione è stata quella di attirare l’attenzione del personale sanitario sul fatto che la malattia coronarica acuta delle donne è più grave rispetto a quella degli uomini.

Al personale sanitario viene richiesto di curare tempestivamente e con la stessa “aggressività” questa malattia. Quando viene riscontrata nelle donne ricordiamo
che “il tempo è muscolo” e che dall’insorgenza dei sintomi, ogni minuto che passa è fondamentale per il risultato finale della terapia.

Il ritardo nella terapia dello STEMI è strettamente correlato alla mortalità causata da questa patologia.

Leurent G et al.: Acute Cardiac Care Congress – Istanbul, 20-22 ottobre 2012 – pagina 103
http://acc.sagepub.com/content/1/1_suppl/7.full.pdf+html

2011 Guidelines for Cardiovascular Disease Prevention in Women
http://circ.ahajournals.org/content/123/11/1243.full.pdf

 

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