Quattro talk tematici in una giornata organizzata a Milano dall’Accademia Scienze Infermieristiche (ASI) dal titolo “L’identità infermieristica oggi: Eredità e Prospettive nel solco di Marisa Cantarelli”. L’evento, tenuto lo scorso 18 giugno, ha voluto rilanciare l’eredità culturale e professionale lasciata da Marisa Cantarelli, scomparsa nel 2024, e ricordare il suo contributo in un momento storico in cui le professioni sanitarie sono in “crisi di identità”. Tra i relatori anche la presidente di Fnopi, Barbara Mangiacavalli, che è intervenuta nel talk dedicato alla formazione.
Il pensiero rivoluzionario di Marisa Cantarelli
Marisa Cantarelli, prima teorica italiana dell'assistenza infermieristica
“Una donna che ha fatto la storia, in questo caso la storia degli infermieri italiani”: questa la frase che meglio definisce Marisa Cantarelli, riconosciuta come la prima teorica italiana dell’assistenza infermieristica e figura di rilievo nel mondo accademico infermieristico.
Ripercorrendo le fila dei suoi insegnamenti e valori, la comunità professionale si è interrogata sulla propria identità in una giornata che “non è stata una celebrazione, ma un’occasione in cui la voce di Cantarelli ha fatto da guida per interrogare il presente e aprire prospettive future”. Descrive così il seminario organizzato da Asi la presidente dell’Accademia, Paola Arcadi.
Una riflessione collettiva sull’identità infermieristica
L’evento è nato dall’esigenza di promuovere una riflessione collettiva sull’identità infermieristica, spiegano gli organizzatori, in un momento storico in cui le professioni sanitarie stesse sono chiamate a ridefinire il proprio ruolo e i propri valori in contesti complessi, segnati da crescenti bisogni di salute e nuove vulnerabilità sociali.
Al centro della giornata è stato dunque il confronto tra diverse generazioni di professionisti, esperti e studenti che si sono interrogati su come l’identità dell’infermiere si costruisca, si esprima e si rinnovi nei luoghi della cura.
L’eredità culturale e scientifica di Cantarelli
Su tutto, punto di riferimento è stata l’eredità culturale di Cantarelli, scomparsa nel 2024, pioniera nel nostro Paese nello spostare il focus dell’assistenza “dagli incarichi da eseguire alla persona da assistere”.
Nel 2013 l’Università degli Studi di Milano le conferì la Laurea Honoris Causa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Tra le motivazioni del riconoscimento: “l’aver fondato la prima scuola di pensiero italiana della disciplina infermieristica, elaborando e diffondendo la teoria sul soddisfacimento dei bisogni di assistenza infermieristica della persona e per aver sviluppato innovative ricerche ottenendo importanti risultati scientifici, nella pratica clinica, nell’insegnamento e nell’organizzazione”.
Arcadi: “Una giornata che genera consapevolezza”
Così, il seminario Asi ha rappresentato “un momento prezioso per tornare a riflettere, come comunità professionale, sul significato profondo dell’essere infermieri oggi”: chiarisce Arcadi.
Quattro talk tematici – dedicati a formazione, management, ricerca e sviluppo – e il focus sulle parole chiave di autonomia, responsabilità, cura, sapere, relazione: sono state delineate così le molteplici dimensioni dell’identità della professione.
Il seminario è stato aperto da un video ricordo in omaggio alla professoressa Cantarelli e dall’intervento della presidente Arcadi che ha voluto simbolicamente indirizzare alla teorica una lettera. “Oggi – si legge nel documento –, in un tempo in cui tanti colleghi sentono smarrimento, fatica, ambivalenza nel dirsi infermiere, ci siamo dati appuntamento qui, nel tuo solco, per tornare a interrogarci sull’identità. Non è solo un’esigenza culturale. È una responsabilità”.
Mangiacavalli: “Leadership e formazione sono imprescindibili”
Tra le personalità invitate, la presidente di Fnopi Barbara Mangiacavalli . “La professoressa Cantarelli, a tutti noi, ha insegnato a metterci a disposizione della professione. È stata una leader – ha detto – perché in tempi difficili per la professione infermieristica, è riuscita a farsi ascoltare”.
“Da lei abbiamo imparato che non esiste formazione se non c’è ricerca e che non esiste leadership se non c’è formazione. Non esistono gli infermieri se non ci sono formazione e leadership”.
Identità infermieristica: una priorità per il futuro
A conclusione dei lavori, “è emersa con forza la necessità di continuare a coltivare spazi di confronto come questo, capaci di generare consapevolezza”, anticipa la presidente Asi.
“Questa giornata ha tracciato piste di lavoro che come Accademia Scienze Infermieristiche intendiamo approfondire e percorrere – conclude – nella convinzione che un'identità infermieristica solida sia la spinta per progredire nel ruolo fondamentale che gli infermieri hanno nel sistema salute. Soprattutto per i giovani che si affacciano alla professione oggi”.
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