Il caso sollevato a livello nazionale grazie ad una missiva inviata a Barbara Mangiacavalli, ai Collegi Ipasvi Campani e a Nurse24.it.

Con una missiva inviata al presidente della Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi, Barbara Mangiacavalli, ai presidente dei Collegi Provinciali Ipasvi di Napoli, Salerno, Avellino, Caserta e Benevento, al Direttore di Nurse24.it, Angelo Riky Del Vecchio e a vari Enti e strutture sanitarie a livello nazionale e territoriale, il movimento Infermieri Campania chiede chiarezza e soprattutto legalità sulla mobilità verso la regione.

"Ad oggi, quella che doveva essere la speranza di poter ritornare a 'casa' attraverso gli istituti di mobilità previsti per il personale della P.A. si sta rivelando e sta assumendo la connotazione di una battaglia per la legalità - si legge nella missiva del movimento infermieristico - ciò è la risultanza di continue delibere di alcune aziende che avallano le assunzioni di personale attraverso le agenzie interinali nonostante le varie convenzioni di utilizzo delle graduatorie di mobilità esistenti. Parrebbe tutto ciò un meccanismo perverso di aggiramento dei vincoli regionali al turnover che in tal caso sarebbe espressione di una via alternativa a quella stabilita dal’art 97 della Costituzione Italiana: al pubblico impiego si accede attraverso procedure concorsuali."

"Parimenti è nostra intenzione rilevare che le procedure di mobilità delle aziende sanitarie campane risultino essere non conformi ai dettami normativi. Difatti vengono utilizzati parametri di selezione come procedure preselettive oltre a colloqui a cui vengono conferiti una valutazione in termini di punteggio maggiore rispetto alla valutazione massima dei titoli di curricula - aggiungono i firmatari - a tal proposito si è già espresso il TAR Campania – Sentenza n. 5788\2015 del 22\10\15. Pertanto in qualità del ruolo istituzionale che a Voi è conferito a rappresentanza della professione infermieristica, chiediamo un incontro con una rappresentanza del MIC."